La notte dei sigari celebra “Casanova”, l’ultimo capolavoro

Presentato il nuovo nato del Consorzio Tabacchicoltori del Monte Grappa: a fine anno arriverà anche il "Ducale"
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 20.07.2013.- Presentazione del "Antico sigaro nostrano del brenta 1763". Cà Foscari. Massimo Zerbo responsabile Tabacchicoltori Monte Grappa.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 20.07.2013.- Presentazione del "Antico sigaro nostrano del brenta 1763". Cà Foscari. Massimo Zerbo responsabile Tabacchicoltori Monte Grappa.

VENEZIA. Cultura, storia, imprenditoria, tradizione e una buona cucina: con “La notte dei Casanova”, a Ca’ Foscari, è stato un Redentore particolare. Sabato sera, infatti, il Consorzio Tabacchicoltori del Monte Grappa ha presentato il suo ultimo capolavoro: il nuovo Antico Sigaro Nostrano del Brenta 1763 “Casanova” e le sorprese non sono mancate.

Nato lo scorso anno, il Consorzio si è già fatto conoscere ed apprezzare con il “Doge”, sigaro “intero” per una fumata gradevole, con aromi di buona qualità e di media intensità. Il “Doge” può essere assaporato nei lunghi momenti di relax e una confezione con 3 sigari costa 12 euro. Il “Casanova”, che sarà in distribuzione in tutta Italia dalla terza settimana di settembre, è un “ammezzato” discretamente forte. È dedicato agli amanti del sigaro (ma non solo) che hanno poco tempo libero durante la giornata e che, come ha sottolineato il presidente, Sergio Martinelli, hanno voglia di spendere solo 5,80 euro per un pacchetto di 5 sigari. A fine anno, e questa è stata la sorpresa della serata, la “famiglia” dell’Antico Sigaro Nostrano del Brenta si amplierà ulteriormente con un importante nuovo prodotto: il “Ducale”. Quest’ultimo, fatto assaporare sabato sera a conclusione della buona cena a base di pesce, sarà sia “intero” che “ammezzato” e potrà essere conosciuto dai palati più fini, che non guardano al prezzo del piacere.

L’insolita “notte famosissima” ha avuto come palcoscenico l’Università di Ca’ Foscari e, alla domanda sul perché della scelta di una sede tanto particolare, Giuseppe Zuccolo, capo progetto dell’Antico Nostrano del Brenta, ha posto l’attenzione sul fatto che la città è Venezia, dove i nomi di “Doge”, “Casanova” e “Ducale” non possono che essere più che indicati. Il tabacco utilizzato dal Consorzio è antico e veniva lavorato artigianalmente nelle case dei contadini del Brenta. Anche oggi il Nostrano viene confezionato a mano per i sigari del Consorzio, rendendo il prodotto ulteriormente apprezzabile; non poteva esistere, in città, un luogo più idoneo, come l’università, per parlare di cultura, storia e tradizione, capisaldi del Consorzio.

Come ha ricordato Domenico Napoletano, responsabile del prodotto del Consorzio Monte Grappa, il “Casanova” è costituito da una robusta miscela di foglie provenienti da diverse posizioni sulla pianta, ma tutte situate verso l’estremità superiore, dove maggiormente affluiscono le sostanze nutritive, dopo l’asportazione del fiore. La miscela garantisce al produttore la possibilità di ottenere un’uniformità di rendimento nei diversi sigari. Inoltre, particolare attenzione viene riservata alla fase dell’arrotolamento, cioè della confezione vera e propria del sigaro; trattandosi, infatti, di un prodotto di dimensioni ridotte, vanno evitati strozzature o nodi all’interno che ne comprometterebbero il tiraggio e la regolarità della combustione.

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