«La musica non è stata silenziata a Jesolo»
JESOLO. «A Jesolo non è stata silenziata la musica». L’assessore Ennio Valiante risponde così alle critiche dei gestori dei locali e di chi in questi giorni ha polemizzato con il nuovo regolamento che introduce una piccola rivoluzione per la città balneare la prossima estate. La questione musica e volumi è sempre calda e l’idea che gli agenti della polizia locale possano effettuare i controlli non convince tutti, ammesso che sia concesso il via libera. Il punto di partenza del ragionamento è che alcune norme non spetta al Comune cambiarle, ma alla Regione con la quale l’amministrazione sta dialogando. E non c’è stata alcuna decisione di imporre nuove regole per la prossima stagione estiva.
Nell’incontro che l’assessore al commercio Ennio Valiante ha avuto con Ascom, Silb e operatori dei locali, è stato solo ribadito che non era possibile soddisfare le richieste presentate il novembre scorso da alcuni esercizi pubblici con un’ulteriore modifica al regolamento comunale, oltretutto già rivisto il luglio scorso. «Ci troviamo, purtroppo, a dover ribadire un concetto già espresso nei mesi scorsi e che pensavamo ormai compreso ma che vedo viene sempre riportato in maniera distorta e non corretta», spiega l’assessore Valiante che sta affrontando la questione con l’assessore all’’ambiente Otello Bergamo, «Jesolo non ha spento nessuna musica. Anzi le ha dato nuove regole. Quelle stesse che lo scorso anno, hanno consentito di non vedere più adottati provvedimenti penali di sequestro di locali e di mezzi per l’emissione della musica come avveniva in passato».
«Purtroppo certe norme non si possono modificare», aggiunge, «perché rispondono a delle leggi regionali che non compete a noi, come amministrazione, poter variare. Ci stiamo, però, adoperando con gli uffici e l’assessore regionale competente per ottenere delle deleghe e, come anticipato, l’autorizzazione a supportare l’Arpav con i nostri agenti di polizia locale preventivamente formati, alle misurazione dei decibel con i fonometri certificati. Questo non deve venir visto come un problema ulteriore o come una minaccia ma, anzi, come un vantaggio per tutti i locali, soprattutto quelli che sanno di essere in regola».
Jesolo è stata teatro di tensioni fortissime su questi argomenti e in piazza Mazzini è persino intervenuta la magistratura nei locali di intrattenimento e pubblici esercizi sulla spinta degli esposti con centinaia di firme di residenti e attività.
Giovanni Cagnassi
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