La “muraglia” incompiuta sotto inchiesta

Stamattina in via Forte Marghera relazione della Commissione parlamentare d’indagine sugli illeciti

Saranno presentate ufficialmente stamattina – nella sede della Città Metropolitana a Mestre (via Forte Marghera), con inizio alle ore 9.30 e ingresso libero – le conclusioni dell’inchiesta portata a termine dalla Commissione bicamerale contro gli illeciti ambientali e nel traffico dei rifiuti, presieduta da Alessandro Bratti. La Commissione ha indagato per mesi sui costi e lo stato di realizzazione della famosa “muraglia” di marginamento che dovrebbe contenere e avviare al Pif di Fusina per la depurazione, le acque di “percolamento” delle aree industriali dismesse a Porto Marghera. Una colossale opera di messa in sicurezza delle laguna e delle falde per la quale sono già stati spesi 780 milioni di euro ma ce ne vogliono altri 250 per completarla e assicurare la sua efficacia.

A spiegare le drammatiche conclusioni dell’inchiesta parlamentare sarà l’onovevole Bratti, presidente della Commissione d’inchiesta , mentre dopo di lui saranno chiamati in causa e interverranno, sulla base delle rispettive competenze di legge, il l sindaco metropolitano Luigi Brugnaro e il prefetto Domenico Cuttaia.

Sono previsti anche gli interventi dell’assessore regionale Roberto Marcato; del sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro; del ministro dell’Ambiente, Galletti (invitato ma non ancora confermato); dei parlamentari membri della Commissione, Laura Puppato, Miriam Cominelli e Paolo Arrigoni (relatore della Commissione); il presidente di Confindustria Venezia, Matteo Zoppas ; Giuseppe Fiengo, amministratore straordinario del Consorzio Venezia Nuova e Alessandro Benassi, commissario straordinario di Arpa Veneto. Intanto, dopo le prese di posizione di consiglieri comunali e regionali e parlamentari del Pd e del M5S – che protestano per i costi, la gestione e la mancata conclusione dell’opera di marginamento – anche Sinistra Italiana, Verdi Venezia Bene Comune chiedono che l’incontro di oggi sia l’occasione per «dare la sveglia alle istituzioni pubbliche locali perché ormai insopportabile il loro immobilismo» e si appellano alla Commissione parlamentare affinché «chieda spiegazioni sul mancato rinnovo del sostegno da parte del Comune all’Osservatorio Ecomafie – Ambiente e Legalità, dopo che per alcuni anni aveva assicurato tempestive informazioni e approfondite analisi su uno dei fenomeni più preoccupanti nel nostro paese e anche nel nostro territorio, come dimostrano ripetute indagini della magistratura».

Gianni Favarato

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