«La movida non può essere silenziata»
JESOLO. Spazio al mondo della notte, alla musica e divertimento a Jesolo. Il Silb interviene dopo una lunga riflessione. E ha il sapore dell’amarcord la riflessione del presidente provinciale del sindacato dei locali da ballo, Giancarlo Vianello, che chiede non ci siano freni al divertimento vero e critica i litigi tra assessori e consiglieri che oscurano i problemi reali.
«I gestori dei locali della notte», spiega, «da anni continuano a essere tartassati da sanzioni talvolta amministrative talvolta penali, quando l’unico torto che hanno è voler lavorare tranquillamente e creare posti di lavoro e ricchezza per la città. Dobbiamo ricordarci che viviamo in una città a vocazione turistica e che Jesolo è conosciuta in tutta Europa, oltre per la sua meravigliosa spiaggia e i suoi hotel, anche per i locali della notte. Ora purtroppo molti meno di una volta, ma che hanno fatto storia a Jesolo e in Italia. Forse qualcuno ricorderà quanti giovani venivano perché trovavano il “divertimento” nei locali alla moda che solo Jesolo aveva e che ha ancora, grazie a qualche coraggioso imprenditore convinto di poter vincere la scommessa: lavorare senza essere vessato nel portafoglio e tartassato mediaticamente. Bisogna riconoscere che, grazie al lavoro del Silb e Confcommercio, l’amministrazione ha fatto qualche passo avanti, cercando di regolamentare al meglio la materia. Anche se l'uso indiscriminato dell’articolo 659 del Codice Penale sul disturbo alla quiete pubblica sta ancora causando danni enormi. Locali chiusi, avvocati da pagare, incalcolabili danni d'immagine non solo per i singoli operatori, ma per tutta la città».
Il presidente è fortemente contrariato. «Bisogna avere il coraggio di osare di più», aggiunge, «dobbiamo dare un messaggio preciso a chi viene in vacanza, non si può pretendere che in una località come Jesolo i locali serali debbano lavorare con il freno a mano tirato. Mi auguro possiamo sederci a un tavolo e discutere serenamente trovando un modo per risolvere i problemi. La stagione è alle porte, cerchiamo di partire con il piede giusto».
La coda polemica è del consigliere Mirco Crosera: «Trovo assurdo che dopo aver distribuito decreti penali a volontà, ora l’assessore Valiante cerchi di ricostruirsi una nuova verginità. Impari ad ascoltare di più gli imprenditori e ad agire in modo coerente con quello che dice sui giornali, perché a oggi sta facendo esattamente il contrario». (g.ca.)
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