La morte del pilota acrobatico Fornabaio dovuta ad un errore umano

Le conclusioni dell'Agenzia nazionale sicurezza volo sull'incidente nel quale rimase ucciso il campione
Il pilota acrobatico Francesco Fornabaio
Il pilota acrobatico Francesco Fornabaio

VENEZIA. Era un grande pilota, un campione mondiale di volo acrobatico dalla lunghissima esperienza, ma quell'unico errore gli è costato la vita.

Questo il senso della conclusione dell'indagine che l'Agenzia nazionale sicurezza del volo ha svolto sul tragico incidente nel quale ha perso la vita Francesco Fornabaio, precipitato al suolo tra le capanne della spiaggia dell'Esercito al Lido di Venezia, nel corso della sua esibizione al festival dell'aria, a settembre.

Precipita aereo acrobatico a Venezia: il video della caduta

"Alla luce delle evidenze acquisite", scrivono gli esperti dell'agenzia, che intervniene per dare un "perché" a tutti gli incidenti aerei in italia, "la causa dell’evento parrebbe riconducibile al fattore umano, in particolare, alla impossibilità, per il pilota, di uscire con successo dalla manovra acrobatica effettuata durante il programma di volo, stante l’impostazione della manovra stessa ad una quota più bassa rispetto a quella tenuta in precedenti occasioni. La limitata quota a disposizione rispetto a quella tenuta nel volo precedente (circa il 20% inmeno) non avrebbe garantito i necessari margini di sicurezza per consentire al pilota di recuperare il normale assetto di volo prima dell’impatto al suolo".

L'Xtreme 3000 giallo di Fornabaio sembrava essersi improvvisamente "spento" nel corso di una picchiata acrobatica: l'aereo era sceso ondeggiando come centinaia di altre volte, ma al momento di ridare potenza e risalire, era venuto giù. Fornabaio - 57 anni, migliaia di ore di volo in aereo ed elicottero nella sua carriera di "Mago del cielo", com'era conosciuto tra gli appassionati di tutto il mondo - era morto sul colpo.

 

 

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