La modella Sofia alla Fenice, anche il web dice sì

VENEZIA. La Fenice vuol portare a teatro i giovani - non solo in platea, magari anche sul palcoscenico - e i puristi si ribellano, vedendo in un volto nuovo (troppo nuovo) qualcosa che sta «tra noi e Verdi». Il web dice la sua: il sondaggio lanciato dal nostro giornale sul caso Sofia Valleri-Fenice premia l’idea che un volto nuovissimo su quel palcoscenico non ci stia per niente male.

E allora, salvo rivolgimento dell’ultimo minuto, sarà Sofia Valleri la madrina della serata di gala del Carnevale, alla Fenice di Venezia. L’annuncio ufficiale, con il programma della serata, è atteso per giovedì.

Ricapitolando. Sofia Valleri ha 21 anni (ancora per poco, 22 li compie venerdì), studia giurisprudenza (l’università l’ha iniziata a Treviso) e anche se da qualche mese vive a Milano, è veneziana di terraferma. Mamma avvocato, origini per metà greche, zero concorsi di bellezza ma molto lavoro come modella. Fino a girare, la scorsa estate uno spot per Brosway.

Esplode come cliccatissimo fenomeno sul web quando comincia a girare la voce di una sua stupefacente somiglianza con Belen, paragone che lei rifiuta (non a torto, visto che la somiglianza non è poi così evidente) sostenendo di assomigliare solamente a se stessa.

La fama improvvisa e dilagante, unita al temperamento e a un curriculum che non è fatto di soli tacchi a spillo (anzi) incuriosisce i piani alti della Fenice, e si pensa di affidare a lei la serata di gala carnevalesca alla Fenice: non è più la Cavalchina, ma è un evento comunque prestigioso, e a Sofia - pare - non si chiede che di consegnare dei premi.

Le indiscrezioni trapelano e apriti cielo: alcuni frequentatori del teatro chiamano per protestare, c’è anche chi manda lettere anonime contestando la scelta.

È sacrilega, l’idea? Pare di no, stando al sito del nostro giornale dove la maggioranza (con il 63 per cento) si è espressa a favore di Sofia sul palco.

Se il contatto finale (quello che con un gioco di parole prevede anche il contratto) sia già avvenuto non si sa: ma se non era ieri sarà oggi. Perché nel frattempo pare proprio che, con il favore del pubblico, la Fenice abbia deciso di seguire la propria linea. «L’idea è quella di far capire ai giovani, per esempio, che l’opera è divertimento e che la Fenice è un luogo anche loro» aveva detto il responsabile della comunicazione, Giampiero Beltotto.