La Misericordia a Brugnaro fino al 2051
La Scuola Grande della Misericordia nella mani di Luigi Brugnaro fino al 2051. È stata infatti approvata - con una determina dell’ingegner Manuel Cattani, responsabile della Concessione per il Comune - la relazione finale che “consegna” definitivamente il complesso sansoviniano nelle mani dell’attuale sindaco e della sua società Scuola della Misericordia di Venezia spa, per 35 anni e 107 giorni a far data dal 7 marzo dello scorso anno, quando i lavori di ristrutturazione dell’edificio si sono conclusi. Si va appunto al 2051, anche se in realtà la concessione - partita ancora nel 2007 con l’Amministrazione Cacciari - ha una durata più lunga, ma sono stati appunto “scontati” gli anni impiegati per portare a termini i lavori in project financing di ristrutturazione del complesso per un costo finale di circa 9 milioni e mezzo di euro.
La relazione rileva anche penali dovute per poco meno di 70 mila euro dalla società di Brugnaro per ritardi accumulati nell’esecuzione dei lavori - durati più del previsto - parzialmente compensati per i canoni di telefonia mobile legati agli impianti della Misericordia in cui il gestore era subentrato al Comune. Con circa 11 mila euro da versare entro aprile, Brugnaro compenserà ogni debito nei confronti del Comune. Resta sul tappeto il tema dell’uso pubblico del complesso della Misericordia, che il Comune aveva deciso di cedere in concessioni - dopo anni di chiusura e di degrado - proprio per rendere disponibile questo magnifico edificio una volta “tempio” del basket della Reyer (uno dei motivi per cui Brugnaro si era imbarcato nell’impresa di recuperarlo) alla cittadinanza veneziana in generale e di Cannaregio in particolare, oltre che agli ospiti della città.
L’impegno fissato con il contratto di concessione stipulato dalla società di Brugnaro - in particolare da Derek Donadini, allora presidente della Scuola della Misericordia spa e ora vicecapo di gabinetto del sindaco a Ca’ Farsetti - prevede un pieno utilizzo della struttura, lasciando anche ampi margini di inserimento di attività commerciali all’interno della Misericordia. Dalla creazione di un bar-caffetteria-ristorante per i suoi frequentatori, alla gestione di un book-shop. All’affitto della sala conferenze per eventi, a quello di spazi espositivi. In realtà, da quando nel giugno del 2015 i lavori si sono conclusi, l’uso della Misericordia è stato finora intermittente.
Aperta gratuitamente nei fine settimana per i veneziani per visitarla (a pagamento per i “foresti”) e utilizzata per qualche evento e per qualche mostra. Da fine settimana chiuderà per oltre in mese, per poi riaprire per ospitare una delle mostre collaterali della ormai vicina Biennale Arti Visive. Nessuna struttura di carattere permanente, per ora, legata al suo funzionamento.
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