La Maternità si allarga con “case parto” e più letti

Martedì con la chiusura di Villa Salus ci sarà il passaggio definitivo all’Angelo Il direttore Dal Ben: «Così diventiamo punto di riferimento per tutto il territorio»
Di Francesco Furlan

Martedì sarà il giorno del passaggio del testimone, e con la chiusura del punto nascite di Villa Salus diverrà operativo a pieno regime il reparto di maternità dell’ospedale Dell’Angelo, distribuito su ’intera ala. Otto stanze per la degenza e 13 letti in più, che si aggiungono agli spazi già a disposizione, portando a 40 i letti del reparto: 34 per la degenza ordinaria e 6 per il day surgery, come previsto dalla programmazione regionale. Passano da 5 a 7 le sale per il travaglio e il parto, tutte con un nuovo letto, una in grado di trasformarsi in sala operatoria in caso di urgenza e due organizzate come case parto. È questa una delle novità più importanti. Sono sale che permettono alla mamma di trascorrere le prime ore dopo il parto assieme al papà e alle persone più care. Sono dotate anche di una vasca per il parto in acqua, hanno una piccola zona giorno e anche un angolo cucina. Un intervento che fa dire al direttore generale Giuseppe Dal Ben che l’ospedale di Zelarino diventa «un vero e proprio punto di riferimento del territorio per il parto, uno dei momenti cruciali nella vita di una donna, delle coppie e delle famiglie».

L’ampliamento del reparto ha implicato anche un potenziamento del personale, con l’arrivo di 10 nuovi ostetriche, 4 delle quali come noto sono in reparto già dal 16 dicembre, mentre le altre sono in arrivo da Villa Salus in questi giorni, contestualmente con la chiusura del punto nascite lungo il Terraglio. Due inoltre i medici ostetrici che si aggiungono ai 15 già al lavoro a Mestre. Nel complesso quindi saranno in servizio 17 medici, 26 ostetriche, 16 infermiere, oltre al personale del Nido e del reparto di terapia intensiva. Di lavoro ce n’è e ce ne sarà tanto. Dai 1440 del 2012 si è arrivati ai 1560 del 2013, e il numero è destinato a crescere. «Poiché l’aumento dei parti è concentrato nel periodo tra luglio e dicembre» fa sapere l’Asl 12 «è corretto ipotizzare che anche nei prossimi mesi si verifiche un aumento tra i 20 e i 40 parti al mese, tenendo anche conto della definitiva chiusura dell’attività di Villa Salus: numeri comunque di gran lunga inferiori rispetto a quelli che la Maternità dell’Angelo, ampliata e rinnovata, può reggere senza difficoltà». Nelle scorse settimane infatti il reparto, in fase di ristrutturazione, era stato oggetto di polemiche per il carico di lavoro e la difficoltà del personale di farvi fronte. Un periodo di stress confermate dai sindacati ma sempre negato dall’azienda che in ogni caso dovrebbero essere superate con il definitivo trasferimento del personale da Villa Salus, che permetterà di far andare a regime il reparto.

Con la chiusura del punto nascite di Villa Salus si chiude un capitolo di storia della sanità in città. La maternità dell’ospedale gestito dalle suore dell’ordine delle Mantellate era stato aperto nel 1977: in 37 anni di attività ha visto nascere circa 25 mila bambini, di cui oltre 1.300 nel 2000, l’anno in cui si raggiunse il record.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia