La mappa dei Panevin in tutta la Provincia, stasera il rogo della “vecia”

MESTRE. Da qualche giorno siamo ufficialmente nel 2013, ma perché sia un anno davvero positivo bisogna prima lasciarsi alle spalle tutto quello che ci è rimasto indigesto nel 2012. A Mestre, specialmente in periferia della città e nella prima cintura come in tutto l’hinterland, si rinnova la tradizione più che mai consolidata dei falò della Befana (pioroe paroe, panevin, processi alla vecchia) e in giro per i campi i residenti sono al lavoro da giorni per preparare il rogo propiziatorio. Tra questa sera e domani, saranno molti i fuochi che accenderanno la campagna: falò a conduzione familiare e falò più popolari che catalizzano centinaia di persone. Si rinnova dunque l’antico rito di accatastare legname e spiare come facevano migliaia di anni fa gli aedi e i rapsodi non tanto il volo degli uccelli o le budella degli animali, bensì la piega che prende il fumo che brucia la vecchiarda di turno: se va verso Ponente il raccolto non sarà un gran successo, se i segnali di fumo indicano Levante le cose andranno decisamente meglio.
Mestre. Domani alle 18 nella cornice dello spettacolare Forte di Carpenedo, il gruppo arcieri “Historica compagnia archiers synkhro”, accenderà il falò posto su una zattera al centro del fossato.
Tessera. Qui la “pirola parola” si brucia il 6 gennaio, organizzazione affidata al Cccrt in collaborazione con la parrocchia. Alle 18 di domani la messa, seguita da una fiaccolata che si snoderà lungo il canale fino a raggiungere il Forte.
Dese. Nel campo sportivo della chiesa, la vecchia arderà domani pomeriggio alle 17.30, ma il nome esatto è “panein” e generalmente chiama a raccolta un terzo del paese.
Campalto. Il quartiere di gronda rimane fedele alla tradizione più antica, quella del 5 gennaio. L’appuntamento è per tutti questa sera alle 20.30 in via del Cimitero, in un grande campo appartenente alla fattoria Moz, dove si rinnoverà anche il rito del “processo alla vecchia”: rappresentazione apotropaica per scacciare il vecchio e fare posto al nuovo.
Favaro. Tra i maggior falò c’è “ea piroea paroea” della famiglia Pezzin in via Ca’ Solaro 39 che si terrà domani sera. La Municipalità, in collaborazione con la parrocchia Sdi Sant’Andrea Apostolo organizza il tradizionale falò domani in via Altinia 131, con inizio alle 17.
Marghera. Questo pomeriggio alle 18.30, il “volo della Befana” in programma nella parrocchia di Gesù Lavoratore, mentre alle 16 festa nella parrocchia della Natività a Villabona. Domani alle 17 nel parco di Catene “processo” e rogo “se brusa ea vecia”. Alle 16 falò nel patronato di San Michele Arcangelo. Alle 17.30 in via Boito a Malcontenta, “Pan e Vin” con corteo, testamento pubblico, sentenza e falò.
Zelarino. La vecchia si brucia domani alle 15.30 nel campo parrocchiale della chiesa di San Vigilio. Ad Asseggiano l’appuntamento è per oggi alle 15.30, presso il Centro Anziani l’Arca di via Jacopone Da Todi.
Quarto d’Altino. Il falò più spettacolare di tutti che vale proprio la pena vedere almeno una volta nella vita, è quello in mezzo al Sile, la Pirola Parola organizzata dalla Pro Loco: una pira di diversi metri di altezza, costruita sopra una grande zattera ancorata nell’ansa del fiume. L’appuntamento è per questa sera alle 20.30, gli spettatori si disporranno da ambo i lati del Sile, dalla parte di Quarto e da quella di Musestre.
Marcon. Domani alle 15 presso il Palazzetto dello sport, si terrà la prima edizione della "Befana Avis Marcon" dedicata ai bambini con tanto di estrazione della lotteria.
Non ci sarà paese o piccolo borgo del Portogruarese che questa sera non brucerà la propria casera o panevin, tentando di seguire l'antico rito propiziatorio con “se brusa la vecia”, simbolo dell'inverno e delle forze del male. E tra riti pagani e credenze religiose, gli anziani, si trasformeranno in indovini ed in base alla direzione che prenderà il fumo, esprimeranno il loro parere su come sarà l'anno appena iniziato. E qui l'interpretazione si scontra con le previsioni meteo computerizzate.
I primi fuochi saranno in città presso la Casa di Riposo Francescon alle 17,30 organizzata in collaborazione dell'Avis. A Bibione, dopo la Messa delle 17 seguirà l'accensione della Casera alle 18 in Piazza Mercato. Alle 18,30 a Portotogruaro sullo spiazzo della Chiesa di Santa Rita, a Marina di Lugugnana alle 20 Casera Bellin, a Giussago alle 19,30 ed alle 20 a Serrai di Viola.Una pausa per iniziare un vero e proprio tour per riuscire a visitare sette Casere e mangiare almeno sette “pinse” (dolce tradizionale per eccellenza). Questo sarebbe il top per avere maggiori probabilità di assicurarsi fortuna e salute. Alle 20 brucerà la Casera di Giai realizzata dal Gruppo Giovani ed allo stesso orario quella di Concordia Sagittaria, la più spettacolare in quanto brucerà sul fiume Lemene, organizzata da “La Vera Concordia” presieduta da Alan Faresi. «Sarà nel segno della vera solidarietà, spiega il presidente, il ricavato infatti verrà devoluto a favore di Vittorio, un giovane di 22 anni per aiutarlo in questa sfortunata parentesi della sua vita».
Sempre alle 20 “ai Galli” di Blessaglia di Pramaggiore e proseguendo verso Belfiore si incontrerà poco dopo quella “Al Torcio” in cui protagonista sarà la Befana che distribuirà dolci e caramelle ai bambini bravi e buoni, ma anche qualche cartoccio di carbone ai più cattivi. Alle 20,15 toccherà alla Casera di Pradipozzo, curata dal Gruppo Avis presieduto da Giuseppe Bot che metterà in palio un buono viaggio di 900 euro oltre a numerosi ed invitanti premi in natura che negli anni hanno fatto apprezzare la manifestazione che, si è spostata in via San Biagio. Sullo spiazzo a fianco della millenaria Abbazia di Summaga l'accensione della pira avverrà alle 20,30 a cura di Viviamo Summaga presieduta da Sergio Simonato, in collaborazione con l'Avis di Franco Lisandro. Ma la vera tradizione resiste a Settimo presso la famiglia Toffolon, il cui rituale viene tramandato da padre in figlio. Quest'anno non sarà il parroco, per motivi di salute, ma l'anziano della famiglia, che aspergerà la Casera con l'acqua benedetta nel pomeriggio in Chiesa. L'unica Casera a non rispettare la tradizione del 5 gennaio è quella di Cinto che verrà bruciata domani 6 alle 17,30 in Borgata Concezione.
Marta Artico
Gian Piero del Gallo
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