«La magistratura deve indagare ma il progetto è da realizzare»
JESOLO. «Ben venga l’indagine della magistratura per verificare il corretto iter per l’assegnazione del progetto dell’Autostrada del mare».
Parla l’ex sindaco di Jesolo, Francesco Calzavara, oggi segretario della Lega, che di quell’opera fu uno dei primi e maggiori sostenitori. «Coerente e opportuna è la scelta del presidente Zaia di sospendere tale procedura», dice Calzavara, «questo non deve però essere il motivo per cancellare il fondamentale progetto infrastrutturale per il turismo. Se è vero come è vero che il turismo nel Veneto è la prima industria in termini di fatturato e occupazione, è altrettanto vero che non sono più rinviabili opere strategiche, come le grandi vie di accesso, che possano permettere alle località balneari di mantenere appeal e competitività. Sono convinto che, una volta chiarita la questione giudiziaria, sia necessario da parte della Regione riprendere in mano la questione, se del caso, annullando la gara di aggiudicazione, ripartendo da zero dimostrando che lo strumento del project financing, se usato con intelligenza, può essere un ottimo mezzo per realizzare opere pubbliche che ormai sarebbero irrealizzabili con il solo apporto di finanze pubbliche. Aspettare un anno in più per una verifica sulla trasparenza dell’aggiudicazione non credo cambi molto, visto che la strada sulla quale milioni di veneti transitano per andare nelle spiagge è stata inaugurata negli anni Trenta»
«Agli iscritti al “club dei no” e alle loro curiose contestazioni sulla necessità e utilità dell’opera, conclude Calzavara, «non resta che chiedere quali reali soluzioni alternative siano proponibili, ma soprattutto con quali soldi pensano di realizzarle».
Schiavon a Legambiente. In questi giorni, il presidente dell’Aja, Massimiliano Schiavon, ha scritto anche a Legambiente in merito all'opera contestata. «Sono d'accordo con Legambiente», scrive, «che si debbano trovare strumenti e modalità che sempre di più ci offrano sostenibilità e rispetto per l’uomo e l’ambiente. Proprio dall’Aja sono partiti e partiranno progetti di interesse pubblico che hanno come focus una politica di green e di sostenibilità. Soltanto per dare qualche esempio, l’Aja ha promosso e sta promuovendo il progetto “Jesolo 2020”, che preveda la costruzione e l’implementazione di impianti eolici e fotovoltaici sia per le imprese che per la pubblica amministrazione. Credo che Jesolo sia l’unica città balneare con quattro strutture certificate Ecolabel. Aja ha contribuito nel suo “piccolo” per le varie certificazioni ottenute da Jesolo come la Bandiera Verde o la Bandiera Blu. E non sarà sfuggita la ferma posizione di contrarietà alle trivellazioni in Alto Adriatico contro le quali io e tutta l'associazione stiamo combattendo da tempo. Inviterò il presidente di Legambiente a mangiare del buon pesce durante una qualunque settimana d’agosto per fare la conta insieme di quanti siano i nostri “amici nordeuropei” che preferiscono il treno alla Bmw alla Mercedes, al camper. Per sostenere il territorio si deve essere realisti e non farsi accecare dall’ideologia».
Giovanni Cagnassi
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