La madre fugge con il figlio dalla comunità
VENEZIA. Ha fatto avere notizie alla famiglia, ieri, la mamma della Riviera dl Brenta che martedì scorso era scappata con suo figlio, appena affidato ad una comunità famiglia del trevigiano. La donna, che ha fatto perdere le sue tracce assieme al figlio, rischia gravissime imputazioni da quella di sottrazione di minore, al sequestro di persona se il ragazzino non fosse stato consenziente nel seguirla.
«Ho avuto notizie da mia figlia al telefono – spiega la nonna del ragazzino – che sono entrambi in salute, stanno bene, ed intendono tornare al più presto alla destinazione che era stata assegnata a mio nipote, cioè la casa alloggio nel trevigiano. Prima però mia figlia vuole chiarire alcuni aspetti con i servizi sociali del Comune che è anche il suo tutore legale».
Intanto ieri mattina l’avvocato a cui la nonna si è rivolta, è intenzionato a stilare un esposto denuncia alle autorità competenti affinché venga controllato se non vi siano state delle negligenze nell’iter seguito soprattutto dai servizi sociali del Comune interessato. Il caso è quello che il nostro giornale segue da mesi, e cioè di un il ragazzino di 13 anni di un Comune della Riviera del Brenta, che da un anno e mezzo, non va a scuola, perché la mamma, seguita dai servizi sociali, per problemi prima di droga e ora psicologici, nonostante i ripetuti richiami, non lo faceva andare in classe. Per decisione del Tribunale dei Minori il 13 enne sarebbe dovuto restare nella casa famiglia fino a 18 anni di età compiuti, nella comunità famiglia del trevigiano, per la quale il Comune della Riviera ha anche già stabilito a bilancio, uno stanziamento in quota parte, per i prossimi 2 anni.
La mamma del ragazzino, che martedì aveva seguito gli accompagnatori del figlio alla casa famiglia con la sua auto, anche in accordo con gli operatori dei servizi sociali, al momento dei saluti si è allontanata con il figlio e ha fatto perdere le tracce. Sono scattate così le ricerche di carabinieri e altre forze dell’ordine. «Nella tarda serata di mercoledì – spiega la nonna – e questa mattina (ieri) mia figlia si è fatta viva e mi ha fatto sapere di essere in salute, ma che tornerà solo quando avrà chiarito alcuni aspetti della vicenda con i servizi sociali del Comune. Le ho detto di non fare sciocchezze e di tornare a casa. Non ha con sé molti soldi ed ha avvertito il suo avocato a Padova. Hanno bisogno di aiuto sia lei che mio nipote».
La nonna fa sapere intanto che la figlia potrebbe essersi allontanata parecchio dalla Riviera del Brenta. In costante contatto con le forze dell’ordine anche il sindaco del paese interessato.
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