La Madonna è tornata a Longarone
FOSSALTA DI PIAVE. In una splendida domenica di sole almeno mille persone si sono ritrovate ieri in una chiesa stracolma per l’ultimo saluto alla Madonna mutilata prima della partenza per Longarone. La statua della Madonna di Longarone era giunta a Fossalta nella serata di giovedì e successivamente trasportata a riva con una barca condotta da Valter Zamuner, dove tantissimi fedeli la stavano attendendo. L’avvenimento è stato organizzato per ricordare il cinquantesimo anniversario della “tragedia” del Vajont quando, a seguito della distruzione del paese di Longarone, la Madonna fu trascinata lungo il Piave.
E fu Valter Zamuner, allora ventiduenne, a scorgere la statua tra le acque melmose e impetuose del fiume e con coraggio e determinazione recuperarla e portarla sui gradini della chiesa di Fossalta. La chiesa gremita non ha potuto accogliere tutte le persone che hanno voluto essere presenti per rendere omaggio alla Madonna mutilata col volto deturpato. Dal paese di Longarone sono arrivate oltre duecentocinquanta persone con il parroco Don Gabriele Bernardi e il sindaco Roberto Padrin. Dopo la messa, celebrata dall’Arcivescovo Emerito di Gorizia Monsignor Dino De Antoni, un lancio di palloncini bianchi e azzurri hanno anticipato l’uscita dalla chiesa della statua posizionata in seguito sul sagrato. Il sindaco di Fossalta Massimo Sensini, il sindaco di Longarone Roberto Padrin e i due parroci, Don Mario Marostica e Don Gabriele Bernardi hanno ricordato l’evento del 10 ottobre 1963 assieme a Valter Zamuner, vero eroe di questa vicenda, ringraziandolo e consegnandogli una targa ricordo. La preghiera in dialetto “L’addio di Fossalta alla Madonna di Longarone”, letta dal fossaltino Alfredo Scapin, ha suggellato la partenza. In questi giorni c’è stato un incessante pellegrinaggio di fedeli che hanno salutato e pregato la Madonna di Longarone, come peraltro avvenne cinquantanni fa quando, dopo il ritrovamento, rimase nella chiesa di Fossalta fino al 24 maggio 1964 giorno in cui, con una grande celebrazione, ritornò nella sua Longarone. Quel giorno alcune donne di Longarone ringraziarono Valter Zamuner, baciandogli le mani per aver salvato la “loro” Madonna.
Sandro Perissinotto
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