La linea bianca è cancellata Il velocar diventa una trappola
MARGHERA. Via Trieste, la principale arteria di Catene, continua ad essere oggetto di discussioni per i problemi di viabilità e di decoro urbano. Sotto accusa ora è il Velocar da poco installato all’incrocio con via del Bosco. «Dalle segnalazioni ricevute dai cittadini», spiega Andrea Selva Volpi di Fratelli d’Italia, portavoce della protesta, «sembra che ci siano tutti i presupposti per confondere e quindi multare gli automobilisti».
La linea bianca che delimita lo stop ai veicoli è infatti quasi del tutto cancellata, pure se rifatta da poco, ed è di conseguenza difficile se non impossibile sapere dove fermarsi senza incorrere in sanzioni. Le infrazioni già rilevate, con multe superiori ai 60 euro, sono ormai una cinquantina, ma molti sono pronti a ricorrere in appello proprio per la difficoltà, specie con il sole in fronte, a capire bene dove fermarsi.
«Com’è possibile», prosegue Selva Volpi, «non accorgersi di queste criticità prima di installare i dispositivi? Evidentemente il Comune, trincerandosi dietro l’incremento della sicurezza della circolazione, ne approfitta per fare cassa. È già successo in via Orlanda con gli autovelox che poi sono stati rimossi e in altre circostanze anche a Mestre e puntualmente il problema si ripresenta».
Il semaforo, inoltre, non è l’unico problema di via Trieste. «Nell’area di fronte all’autoscuola Catene», aggiunge Lorenzo Toffanin, «ci sono due pini marittimi che hanno distrutto il selciato e impediscono di fatto accesso e parcheggio, ma su questa zona vige il diniego da parte del settore Verde del Comune per rimettere in ordine. L'area è di fronte a una cartolibreria di nuova apertura molto frequentata e anche quest'anno possiamo dire che ci è andata bene che non ci siano stati gravi incidenti o cadute. Visto che via Trieste sta subendo una radicale trasformazione, in meglio, cerchiamo di dare anche in quest'angolo un po’ di dignità».
Infine, all’attenzione dell’amministrazione viene posto anche il problema del passaggio pedonale sotto il ponte della tangenziale. «Anche se illuminato con led», spiega ancora Toffanin, «di giorno il sottopasso resta molto poco visibile, anche per il fatto che i parcheggi a raso su via Trieste nascondono le prime righe del passaggio pedonale, creando una ulteriore criticità. Invito dunque l’amministrazione a rimodulare i parcheggi a lato delle righe pedonali e aumentare l'illuminazione».
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