La Lega: «Spiaggia come un suk»

Il consigliere Marco Dolfin protesta per l’aumento dei venditori abusivi a Sottomarina, soprattutto in zona diga

SOTTOMARINA. Suk in battigia, nuove polemiche. Dopo un weekend rovente per il livello di afa, con migliaia di persone a cercare refrigerio in spiaggia, si accendono nuovamente i riflettori sulla presenza sempre più massiccia di venditori abusivi sulla battigia, in particolare nella zona a ridosso della Diga nord. La Lega chiede all’amministrazione grillina di farsi sentire, mentre i turisti si lamentano dell’impossibilità di godersi la passeggiata in riva al mare per l’occupazione selvaggia dello spazio con banchetti di merce di qualsiasi tipo. Il problema si ripete da anni, ma a ogni stagione il fenomeno aumenta anche a causa degli acquirenti che, malgrado le leggi e le conseguenti multe che rischiano, imperterriti comprano maglie e scarpe di griffe contraffatte. Il desiderio di sfoggiare una borsa di Prada, spendendo un decimo del valore, è probabilmente più forte del rischio di incorrere in un controllo e della consapevolezza di contribuire a un mercato nero che foraggia la criminalità. Sulla battigia ormai si trova di tutto, dai costumi e teli da mare, all’abbigliamento e alle calzature sportive, dagli occhiali da sole a materiale elettronico. Anche le esposizioni si sono evolute, dai semplici lenzuoli bianchi stesi a terra a veri e proprio banchetti di legno con la merce distribuita quasi fosse un negozio a tutti gli effetti. Il suk in spiaggia è presente tutti i giorni ma nel weekend c’è la massima esposizione in concomitanza con il massimo della platea di clienti.

«La situazione è indecente», osserva il consigliere della Lega, Marco Dolfin, «di giorno in giorno si ripete senza che nessuno prenda provvedimenti. Mi piacerebbe capire cosa ne pensa la nuova giunta Cinque stelle e come intenda contrastare il problema. Certo il fenomeno non è nato oggi, ma aumenta ogni anno e va a incrementare anche un clima di paura nei vacanzieri e nei residenti vista la situazione internazionale e il rischio di attentati ormai ovunque. Domenica passeggiando sulla battigia ho constatato per l’ennesima volta che il mercato abusivo è sempre più florido. Qualche blitz estemporaneo delle forze dell’ordine non basta a sradicare il problema. Serve una politica di contrasto continua».

Che il fenomeno sia pesante lo ammette anche il neosindaco, Alessandro Ferro. «Non abbiamo grandi possibilità di manovra quest’anno», spiega, «il bilancio ereditato non ci permette di assumere, come avremmo voluto, steward che facciano controlli continui. Siamo a fine luglio e anche con una variazione di bilancio i tempi non ce lo permetterebbero. Lo faremo senz’altro per la prossima stagione. Nel frattempo solleciteremo controlli interforze, consapevoli che non sono decisivi, ma almeno possono dare dei segnali ai venditori e ai clienti».

 

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