La Lega pensa a Calzavara per la poltrona di sindaco

Jesolo. Il consigliere regionale nominato responsabile elettorale, ma potrebbe essere proprio lui il prescelto per tentare di scalzare Zoggia dalla guida della città

JESOLO. Le consultazioni stanno per iniziare. L’ex sindaco Francesco Calzavara, fresco di nomina a responsabile elettorale della Lega per le elezioni, ha ottenuto carta bianca al lido e non avrà, o almeno non dovrebbe, più interferenze indigeste. Ma sarà solo un coordinatore? Sono in molti a credere che Calzavara sia pronto anche a lasciare il Consiglio regionale per candidarsi nuovamente a sindaco. Lui, per il momento, non si pronuncia in merito, ma la sua cerchia di sostenitori lo vuole lanciare ancora. Intanto, pensa al nuovo incarico.

«Ringrazio il direttivo provinciale e il segretario nazionale Da Re», commenta, «per questo incarico che spero possa portare a un risultato di compattezza del centrodestra per le prossime amministrative a Jesolo, mandando a casa l’attuale maggioranza nata da una insana alleanza tra Forza Italia e Partito Democratico, cosa quasi unica nel panorama politico nazionale. A tal fine ho promosso per il prossimo 23 settembre», ricorda, «un incontro con tutti i rappresentanti del centrodestra, per iniziare un percorso di condivisione sui programmi per la prossima legislatura, con l’obbiettivo di far ripartire Jesolo dopo questi ultimi cinque anni passati da un flop all’altro».

«La pluralità di candidati nel centro destra», conclude, «è sicuramente una ricchezza cosa che ci porterà ad individuare la migliore personalità che possa ricoprire il ruolo di sindaco facendo sintesi delle diverse sensibilità. La Lega Nord da parte sua esprimerà una figura forte e potenzialmente vincente, che possa essere da collante sia politico che amministrativo con l’amministrazione regionale del presidente Zaia».

Figura forte e potenzialmente vincente. Praticamente manca solo il nome e cognome dell’ex sindaco che in molti vorrebbero ancora alla guida della città. Nel Pd, intanto, esponenti quali Francesco Basciano, sembrano insofferenti. Mentre di attende che Francesca Zottis sia nominata dal partito con lo stesso ruolo di Calzavara, ma per il Pd ovviamente, Basciano si è sfogato in rete: «Credo che chi saprà proporre idee e uomini nuovi nelle squadre, abbandonando i soliti cliché politici, sarà vincente, c’è gente che lontano dal potere non riesce a starci, vecchi nel gestire il potere e vecchi nelle idee, l’età anagrafica conta poco». Una polemica che distanzia ancora lui, la figlia Ilaria e il suo gruppo dall’ala bersaniana del partito.

Giovanni Cagnassi

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