La Lega Nord sceglie Tosi contro Salvini
CAVARZERE. Prima si erano dimessi dall’incarico il segretario della sezione, Giacomo Busatto, e i due componenti del direttivo, Michael Valerio (che è anche consigliere comunale) e Steve Celio. Poi si è dimesso, come componente del direttivo provinciale, anche Luigi Mancin uno dei più recenti (e giovani) militanti della Lega a Cavarzere. «Non posso, per rispetto di coloro che mi hanno sostenuto», dice Mancin, «essere presente in un direttivo che mi conferisce un ruolo che viene falsato da decisioni prese più in alto e che sono lesive della mia dignità politica. Avevo aderito alla Lega Nord per una serie di idee comuni, quali il federalismo e l’autonomismo, che vedo soppiantate da un altro tipo di politica, nazionalista, con derive estremiste».
E ora i militanti della Lega Nord di Cavarzere e Cona hanno compiuto l’ultimo passo, restituendo la tessera e sciogliendo la sezione, per aderire al progetto politico di Flavio Tosi, per il cui sostegno formeranno due comitati elettorali, uno a Cavarzere e uno a Cona.
«Le scelte di Matteo Salvini», dice una nota degli ex leghisti, «si sono trasformate in ingerenze lombarde sul Veneto, arrivando a espellere un segretario nazionale, Flavio Tosi, scelto dai militanti. Una delle pagine più brutte della Lega Nord, alla quale nessuno di noi avrebbe mai pensato di assistere. L'unica “colpa” di Tosi è di aver chiesto il rispetto delle regole interne del movimento, ovvero che il Veneto decidesse in Veneto, senza ingerenze dalla Lombardia. Invece abbiamo assistito a un esproprio della sovranità veneta, sancita dallo statuto».
Questa Lega non è più la Lega Nord», concludono, «che abbiamo conosciuto, quel movimento a cui abbiamo aderito per valori quali federalismo, autonomia, indipendenza, ma si è trasformata in una forza demagogica che segue solamente la pancia della gente senza più soffermarsi sulla concretezza e il pragmatismo che si deve avere, di fatto lasciando per strada la coerenza che in politica è più preziosa dei voti, perché il metro in cui si misura lo spessore di un movimento. Dopo tanti anni una scelta dolorosa e sofferta, presa non alla leggera, perché un pezzo della nostra esistenza è come morisse. Il Veneto non è secondo alla Lombardia e non abbiamo professato per decenni la libertà da Roma per finire schiavi di Milano. Lasciamo la Lega Nord per sostenere il nuovo progetto politico di Flavio Tosi».
Diego Degan
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