La lapide per le vittime delle foibe deturpata dai vandali

E' successo di nuovo: l'idiozia sembra non avere fine. L'assessore Venturini e il presidente Bettin: "Nessuno si farà intimidire"
La lapide in piazza a Marghera in memoria delle vittime delle foibe deturpata dai vandali
La lapide in piazza a Marghera in memoria delle vittime delle foibe deturpata dai vandali

MARGHERA. Ancora un volta ignoti vandali hanno deturpato la lapide di commemorazione in piazzale Martiri delle Foibe a Marghera.

"Giocando" questa volta d’anticipo rispetto alla data del giorno della Memoria , lunedì notte alcuni ignoti hanno nuovamente danneggiato la lapide che da il nome al piazzale Martiri delle Foibe. Con vernice rossa, la lapide è stata interamente ricoperta con il simbolo della falce e martello, copiata poi anche sul basamento, mentre tutto attorno sono state disegnate tre stelle a cinque punte. Mentre si cercano i colpevoli, è già stata presentata una denuncia contro ignoti.

“Come al solito, come quasi ogni anno, come infami nel buio, anche quest’anno, gli imbrattatori della stele ai Martiri delle foibe, ricordo della tragedia delle foibe e dell’esilio degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia, si sono rifatti avanti:  ovviamente, ripuliremo subito", commenta il presidente della Municipalità, Gianfranco Bettin, "e ovviamente, nessuno si farà intimidire o impressionare da questo gesto vigliacco. Anzi, esso conferma l’attualità dell’iniziativa che ogni anno, il 10 febbraio, si ripete in tutta Italia e che nella nostra città ha, da sempre, un particolare significato. Gli imbrattatori non lo sanno, ma la loro sortita ormai stucchevole anche se non meno odiosa, è una specie di omaggio rituale che gli sconfitti con disonore, quali essi sono, rendono a chi, dalla Storia, ha infine avuto ragione”. 

  “La vernice si cancella, la Storia no”, commenta l'assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini,  “ancora una volta qualche vigliacco ha deciso di insultare la memoria, il dolore delle persone e la storia. La tragedia delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati, per troppo tempo colpevolmente dimenticata, è ormai una verità storica. Non saranno simboli del passato carichi di violenza, a cancellare il ricordo degli esuli e dei martiri dell'Istria e della Dalmazia. La storia va avanti e con essa il ricordo e il rispetto di chi ha patito sofferenza e morte”. “Tali gesti – ha concluso Venturini – non fanno che rafforzare l'impegno dell'Amministrazione comunale a sostegno di tutte le iniziative volte a ricordare questa tragedia nazionale”.

 

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