La Hybrid Tower apre con una cena a 80 metri d’altezza

Pronto il grattacielo, il progettista: torre più alta del Triveneto. «Mestre è una sfida da vincere». Inaugurato il ristorante Aki

MESTRE. Inaugurazione a ottanta metri d'altezza per il ristorante “Aki” alla Hybrid Tower di Mestre, in via Torino. Francesco Fracasso e Matteo Hu hanno fatto gli onori di casa alla prima cena con le istituzioni del nuovo ristorante giapponese dello chef Akira e di Andrea Capuzzo.

Al tavolo centrale con Fracasso c’erano Derek Donadini assieme all’assessore Simone Venturini e il sottosegretario Pier Paolo Baretta che ha parlato di «un intervento edilizio che bonifica con la presenza di attività un’area che da anni ha avuto non poche difficoltà».

Il locale punta sulla cucina fusion mescolando piatti della tradizione giapponese con quelli italiani e sudamericani. Capuzzo ha detto che «Mestre è una sfida da vincere». Hu, cinese che abita in città fin da ragazzino, vuole che «Mestre torni il luogo delle piazze piene di gente, come la piazza Ferretto di un tempo».

L’architetto Flavio Albanese che ha seguito la realizzazione della torre spiega che questa in realtà è la più alta di tutto il triveneto. Nei prossimi mesi la torre si animerà: al primo piano il sushi bar; poi uffici in coworking, una clinica di bellezza con palestra.

Nel menù della serata di venerdì, accompagnato da Chardonnay Collio Primosic e Blanquette de Limoux Maison Guinot, sushi e sashimi, melanzana gratinata al miso, fritto misto alla veneziana e una chiusura dolce con tarte al passion fruit, meringa allo yuzu, sesamo nero e olio di argan.

Mestre dall’alto è apparsa come un luogo nuovo e affascinante. Da domenica, dopo il testing con autorità giornalisti, amici e investitori, la apertura ufficiale al pubblico.

 

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