La guerra dei tavolini tra negozianti a Jesolo
JESOLO. Sedie e tavolini per le attività artigianali, la Confcommercio alza le barricate in vista della prossima approvazione della delibera a favore di attività di pizze al taglio e gelaterie.
L'associazione commercianti, con i presidenti mandamentale e di Jesolo, Angelo Faloppa e Alberto Teso, prende posizione, mentre già in Consiglio comunale, Mirco Crosera è sul piede di guerra. Adesso si rischia l'ennesima guerra tra categorie a inizio stagione. «Le attività artigianali di produzione e vendita di generi alimentari comprendono pizzerie da asporto, gelati, kebab», spiegano Faloppa e Teso, «precisiamo che Ascom-Confcommercio non intende assolutamente innescare contenziosi con altre categorie produttive nè, tantomeno, porre in essere ostacoli capziosi a discapito dell'offerta turistica. Sappiamo bene che la nostra località è fatta da diversi componenti e ognuno deve essere messo in grado di raggiungere i suoi obiettivi. È solo la collaborazione tra tutte le categorie, tra l'altro, che ci potrà consentire di uscire da questa difficile situazione economica, nel rispetto delle richieste dei nostri ospiti».
«Ma sappiamo altrettanto bene», rimarcano nel loro interventi, «che ci sono delle leggi molto chiare, che distinguono tra produzione di alimenti e somministrazione degli stessi al pubblico. Escamotage o sotterfugi non possono essere accettati: non perché lo diciamo noi, ma perché lo stabilisce la legge. Tra l'altro, con le aperture concesse dalla direttiva Bolkestein, ottenere una licenza di somministrazione è quanto mai semplice: chi vuole aprire un bar chieda la licenza, si doti di tutto quello che serve, ad esempio i sevizi igienici aperti al pubblico. All'amministrazione comunale abbiamo chiesto solo di rispettare le leggi esistenti, senza cercare escamotage».
La delibera è allo studio dell'assessore Ennio Valiante che ha cercato di mantenere, in accordo con il sindaco, il massimo equilibrio. La questione era stata affrontata in Consiglio anche con un'interrogazione di Daniele Bison. «Stiamo parlando di strutture di cortesia», spiega il consigliere della civica Jesolo, «per garantire un po' di comodità a bambini e anziani, per dare un minimo servizio per queste attività. Non vorremmo ci fossero altri interessi dietro a questa battaglia, che vede in prima linea l'associazione dei commercianti. Innescare queste guerra all'inizio dell'estate non ci porterà da nessuna parte, perché altri sono i problemi da risolvere per rilanciare il turismo a Jesolo».
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