La grandine colpisce il Portogruarese. Coldiretti: distrutti 350 ettari di vigneti
PORTOGRUARO. Vigneti e campi distrutti dal forte vento, auto danneggiate dalla grandine, cade una gru di cantiere senza provocare feriti. Meno di mezz’ora: tanto è bastato per seminare danni consistenti ieri notte, tra le 24 e l’1. Coldiretti calcola che si sono registrati danni su 350 ettari a vigneto nella fascia compresa tra Annone, Pramaggiore, Portogruaro e Cinto.
Il presidente del Condifesa TVB e Agrifondo Veneto-FVG Valerio Nadal è in costante contatto con imprenditori, tecnici e con il direttore Filippo Codato per capire gli interventi a favore delle aziende colpite. «I nostri tecnici dalla Marca Trevigiana ai territori del Veneto orientale», dice Nadal, «stanno effettuando i sopralluoghi per capire l’entità dei danni».
Quelli più consistenti sono stati nella zona compresa tra Annone e Pramaggiore dove sono piovuti dal cielo chicchi di grandine simili alle albicocche, danneggiando anche una ventina di auto. «Le zone più colpite», conferma la presidente di Cia Venezia Federica Senno, «sono Annone e Pramaggiore. A subire più danni sono stati i vigneti più giovani nella zona della doc».
«Per capire la portata dell’evento, basti pensare che il parabrezza dell’auto di mia moglie è stato sfondato dalla grandine», racconta Daniele Piccinin, titolare dell’azienda agricola Le Carline a Pramaggiore, alle prese con i danni ai filari.
«Daremo tutta l’assistenza ai nostri soci», conclude la presidente di Cia Venezia, Senno, «Certamente ribadiamo l’invito ad assicurarsi visto che la normativa nazionale sulle calamità naturali non prevede più indennizzi per i danni alle colture, ma solo alle strutture».
A Blessaglia di Sopra, nel Pramaggiorense, distrutti i gazebo del ristorante Allo Scarpone. A Belfiore, sempre nel Pramaggiorense, una decina di alberi nel parco di villa Dalla Pasqua dove c’è la dimora Castellina, sede del Museo etnografico di Pramaggiore, è stata abbattuta. «Abbiamo avuto danni consistenti», ha riferito il sindaco di Pramaggiore Fausto Pivetta, «Molte coltivazioni sono distrutte».
A Cinto il danno più consistente si è registrato al cimitero. Infatti la grandine ha provocato un effetto “carta velina” che ha allagato il camposanto. «Fortunatamente l’acqua si è ritirata dopo pochi minuti», afferma il sindaco cintese Gianluca Falcomer, «Gli operai hanno lavorato per tutta la mattina».
A Gruaro il forte vento ha fatto abbattere a Giai un palo della linea telefonica in via Tiziano e ha piegato una gru in via delle Acacie. La zona è stata recintata dai vigili del fuoco. Il braccio è finito contro la vegetazione. Infine è stato piegato un cartello stradale. «Il forte vento ha colpito duro tra Giai, La Sega e Malcanton», ha commentato il sindaco gruarese Giacomo Gasparotto, «Il Comune ha pulito le strade interessate dalla caduta di rami e foglie. Sono stati allagati alcuni locali». A Portogruaro si sono registrati danni a Portovecchio per la caduta di cavi delle linee Tim. I pompieri sono intervenuti anche in via Trieste a Fossalta. Infine chicchi di grandine consistenti a Teglio Veneto. Fa il punto il sindaco Oscar Cicuto: «Danneggiati soia, mais e cereali. Male orzo e frumento.
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