La grande “fuga” degli infermieri cento hanno scelto l’Inghilterra

Schiavon (Ipasvi): «Qui ne servirebbero duemila, ma i neolaureati non trovano sbocchi e così, dopo la Germania, ora scelgono il Regno Unito dove guadagnano una media di 200 euro in più al mese»
Di Simone Bianchi

L’Eldorado degli infermieri veneziani si trova in Inghilterra e sono già un centinaio quelli che stanno partendo, o lo hanno già fatto negli ultimi sei mesi, a caccia di un impiego più remunerativo e soddisfacente di quel che trovano qui.

È il dato che evidenzia Luigino Schiavon, il presidente regionale dell’Ipasvi, il collegio che riunisce gli infermieri di casa nostra. Sono 34 mila in Veneto, 6.200 in provincia di Venezia, e la “fuga” di eccellenze continua non solo nella ricerca scientifica. «È un dato di fatto», spiega Schiavon, «perché sul nostro territorio provinciale il sistema ha bisogno di questa professionalità ma la situazione non si sblocca. Soprattutto nell’assistenza territoriale servirebbero duemila infermieri in più in servizio, e se qui non trovano sbocchi, i neolaureati partono. Lo hanno già fatto con destinazione Germania negli ultimi anni, adesso la terra promessa è diventata l’Inghilterra. Se in Germania, a parità di stipendio non c’era la possibilità di avere mansioni come quelle offerte in Italia, in Inghilterra le cose sono diverse. Prendono una media di 200 euro in più in busta paga contro i nostri 1.500 euro circa al mese, e soprattutto possono fare molto di più sul posto di lavoro, e la loro professionalità è riconosciuta tra le migliori al mondo».

Se a Londra e dintorni fino a poco tempo fa cercavano personale in India, Filippine o Sudafrica, ora lo sguardo degli inglesi si rivolge all’Italia.

Cento, come detto, gli infermieri veneziani con destinazione Regno Unito da novembre a oggi, complessivamente circa 500 da tutto il Veneto nello stesso periodo dell’anno.

Intanto, sabato è stata celebrata a Marghera in piazza Mercato l’annuale festa degli infermieri. Presente un’ambulanza con gazebo dove oltre 400 cittadini si sono fermati per farsi testare gratuitamente glicemia e pressione. Un modo per essere ancora più vicini alla gente, da parte del personale Ipasvi, tanto che gli alunni di una scuola locale hanno anche inscenato un mini flashmob con balletto di un quarto d’ora. Giovedì l’iniziativa degli infermieri sarà replicata a Portogruaro.

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