La giunta Orsoni-bis oggi a battesimo
Il battesimo è fissato per stamattina alle 10. I due nuovi assessori parteciperanno per la prima volta alla giunta «Orsoni bis», dopo che il rimpasto e il cambio di deleghe è stato ufficializzato ieri mattina. Mancava alla conclusione del puzzle il «sì» di Angela Vettese, critica d’arte, docente Iuav e presidente della Bevilacqua La Masa, la Fondazione dei giovani artisti veneziani nominata da Cacciari nel 2007, confermata da Orsoni nel 2010. «Sì» arrivato in tarda serata di mercoledì, dopo un incontro con il sindaco alla Fondazione Cini. Squadra completa, dunque, dopo le incertezze delle ultime ore che davano per certa la nomina di una docente di Ca’ Foscari di Economia del Turismo, Monica Calcagno. La professoressa ha detto «no» per motivi personali, così il sindaco è tornato sulla prima ipotesi Vettese. A lei andranno da oggi le importanti deleghe di Cultura e Turismo. Due settori che vanno rilanciati e governati. Vettese avrà meno di due anni di tempo per impostare programmi, incontrare associazioni e realtà del territorio, coniugare la vocazione internazionale di Venezia con la produzione culturale locale oggi in sofferenza per mancanza di fondi e di attenzione.
La seconda faccia nuova, almeno per incarichi di giunta, è quella di Alfiero Farinea, avvocato con studio a Mestre, esperto di tematiche ambientali. Si occuperà di Politica industriale e dello Sportello unico, con particolare riferimento al rilancio di Marghera. Area Pd, aveva partecipato alla primarie del partito con Casson, poi alle primarie per il sindaco da dove si era ritirato. Dal 2010 è presidente di Ive, l’Immobiliare veneziana, dove aveva sostituito proprio Ezio Micelli, l’assessore tecnico silurato qualche giorno fa.
Sarà anche la prima giunta con le nuove deleghe agli altri assessori che restano in squadra. Anche qui, marcia indietro rispetto alle dichiarazioni iniziali. Si scende a dieci, poi a otto. Alla fine si resta a 12. «Colpa dei partiti», accusa il sindaco. Che definisce la sua squadra «più forte» dopo questa girandola di incarichi. Le novità maggiori riguardano il Pd,. Che «aumenta il proprio peso», come ha commentato il capogruppo Claudio Borghello. L’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni acquista anche il Patrimonio, Andrea Ferrazzi l’Urbanistica e l’Edilizia privata – altro settore bisognoso di cure urgenti - cedendo la Pubblica Istruzione a Tiziana Agostini e lo Sport a Roberto Panciera (Udc), che mantiene le regate. Piefrancesco Ghetti, ex rettore di Ca’ Foscari dato in bilico è stato poi «salvato» insieme a Bruno Filippini dall’ultimatum dei due consiglieri Idv. Intanto Borghello rimanda al mittente le accuse ricevute da Paruzzolo. «Forse il destinatario è sbagliato», dice Borghello, «noi lo abbiamo sempre sosteneuto». Le polemiche non si placano, in particolar modo dalle opposizioni. «Manfrina inutile», l’ha definita il capogruppo de Pdl Michele Zuin. Duro anche Sebastiano Costalonga (Fratelli d’Italia): «Il sindaco spieghi in Consiglio». Scettico il Gruppo Misto. «Quello che occorre è un rilancio dell’azione di governo, affrontare i tanti problemi della nostra città», dice Renzo Scarpa. La nuova giunta andrà adesso alla prova del fuoco già lunedì in Consiglio. Oggi prima seduta con i nuovi arrivati, poi i provvedimenti sulle priorità di programma (lavoro, turismo, decoro, progetti e cantieri in terraferma). Si faranno anche i conti della fiducia. La maggioranza di Orsoni può contare oggi su 26 consiglieri su 47 (Pd, Idv, Psi, In Comune, Udc, Sinistra), due sopra la maggioranza. Udc e Idv sono recuperati, ma adesso è il Psi ad annunciare battaglia.
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