La Fondazione di Venezia si rinnova Bugliesi batte Costa, è il nuovo presidente

Michele Bugliesi, il rettore di Ca’ Foscari il cui mandato si concluderà a fine settembre, è il nuovo presidente della Fondazione di Venezia. La decisione è stata presa ieri nel corso della riunione del Consiglio generale, dopo l’approvazione dell’ultimo bilancio del presidente uscente, Giampietro Brunello. Erano due i candidati alla presidenza della Fondazione per i prossimi 4 anni: Michele Bugliesi e Paolo Costa, l’ex sindaco della città già presidente del Porto e ministro ai Trasporti nel primo governo Prodi. Il rettore di Ca’ Foscari – che nei mesi scorsi era in lizza anche per diventare il candidato sindaco della coalizione del centrosinistra – ha ottenuto dieci voti sui quattordici disponibili.
Un ampio consenso, frutto del lavoro fatto in queste settimane da chi più nel consiglio generale ha sostenuto la sua candidatura, tra questi Emanuela Bassetti, a capo di Marsilio Editori e Civita Tre Venezia. Il voto, per statuto, avviene con scrutinio segreto. Quattro i voti andati a Costa, mentre è sfumata l’ipotesi che era circolata negli ultimi giorni – anch’essa prevista dallo statuto – di designare un presidente esterno alla rosa delle candidature. Secondo alcuni rumors a votare per Costa potrebbero essere i consiglieri espressione del Comune e della Città metropolitana, e quindi del sindaco Luigi Brugnaro, che però è stato il primo a complimentarsi via Twitter con il nuovo presidente: «Complimenti a Michele Bugliesi per la nomina a presidente della Fondazione di Venezia. Un incarico prestigioso per il futuro della nostra città. Buon lavoro». La nomina di Bugliesi rappresenta un cambio di rotta notevole negli equilibri della città, in una partita che è stata in bilico fino a pochi giorni fa. Un segnale di rinnovamento, e non solo sul piano anagrafico (Bugliesi è del 1962, Costa del 1943). Ieri, dopo l’approvazione del bilancio, il presidente uscente ha lasciato la stanza per non influenzare il voto. E poco più di mezz’ora dopo i giochi erano fatti. Bugliesi, nel breve discorso per ringraziare i consigliere della fiducia, ha parlato dell’impegno per il rilancio del Museo del Novecento (M9), una delle sfide più impegnative, del ruolo che deve continuare ad avere la Fondazione per la promozione dell’arte e della cultura, e anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Bugliesi ha inoltre parlato del contributo che la Fondazione potrebbe dare, anche come cabina di regia, per ripensare le dinamiche della città, tema a lui caro anche alla guida di Ca’ Foscari. «Ringrazio il consiglio generale per la fiducia che mi ha accordato e lavorerò con spirito di squadra in piena sinergia con le istituzioni della città. Dopo il rettorato che concluderò a breve è un grande onore assumere questo ruolo ed impegnarmi in questa nuova sfida», il suo commento subito dopo l’elezione. Congratulazioni sono arrivate anche Pier Paolo Baretta, candidato a sindaco per il centrosinistra.
Per ciò che riguarda invece il bilancio, l’esercizio si è chiuso con un avanzo di bilancio di oltre 8,15 milioni di euro consentendo di destinare 4,5 milioni alle attività erogative per il 2020. I proventi finanziari realizzati nel corso dell’esercizio 2019 sono stati pari a circa 17,9 milioni di euro. Le erogazioni deliberate nell’esercizio del 2019 sono state di 8,15 milioni di euro, compresi i quasi 5 per il sostegno al primo anno di attività del progetto M9, la destinazione di 500 mila euro al Fondo per Venezia per il recupero del patrimonio artistico danneggiato dall’acqua alta, oltre che i contributi agli Atenei veneziani, per la Fondazione Teatro La Fenice (di cui la Fondazione di Venezia continua ad essere il primo finanziatore privato), per il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. —
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