La follia dell'aggressore: «Volevo bere il suo sangue e non ce l’ho fatta»
MESTRE. «Volevo bere il suo sangue, ma non ci sono riuscito».
Se ne è uscito così davanti al giudice che lo stava processando, Sandor Vaga, il 28enne rumeno che lunedì ha afferrato per il collo un conoscente di 61 anni, sbattendolo a terra in piazzale Donatori di Sangue: dopo avergli puntato alla gola un grande coltello da macellaio, Vaga ha brandito l’arma minacciando anche i molti passanti che hanno assistito alla violenta aggressione e gli stessi carabinieri, intervenuti in pochi minuti, che gli sono saltati letteralmente addosso, disarmandolo e soccorrendo la sua vittima, sanguinante per alcune ferite alla testa, provocate dall’aggressione.
Il pubblico ministero di turno Andrea Petroni ha disposto per Vaga il processo per direttissima, iniziato ieri davanti al giudice Enrico Ciampaglia. Lunga la lista delle accuse sostenute in aula dalla pm onoraria Francesca Valeri: violenza privata aggravata e lesioni aggravate dall’uso di un’arma (un coltello con venti centimetri di lama), resistenza aggravata a pubblico ufficiale, porto d’arma.
E l’uomo (difeso d’ufficio dall’avvocata Giovanna Mingati) ha esordito al processo con la sua singolare dichiarazione “vampiresca”: «Volevo bere il suo sangue, ma non ci sono riuscito».
Poche parole, che hanno convinto il giudice Ciampaglia a convalidarne l’arresto, disponendo anche la misura cautelare della carcerazione, data la pericolosità dell’mputato e il rischio di reiterazione del reato (il giovane ha già collezionato cinque precedenti penali negli ultimi due anni).
Al contempo, il giudice ha anche disposto l’acquisizione della valutazione clinica sullo stato di salute dell’uomo, visitato dal medico del carcere di Santa Maria Maggiore. Non una perizia psichiatrica, dunque: non almeno in questo frangente. Poi l’udienza è stata aggiornata al 12 marzo.
L’episodio violento è avvenuto in pieno giorno e in pieno centro a Mestre: aggressore e vittima (un uomo di 61 anni, italiano) avevano bevuto qualcosa insieme ad un bar di piazzale Donatori di Sangue, quando all’uscita il giovane gli è saltato addosso, sfoderando il grande coltello da macellaio, sbattendolo a terra, urlando e minacciando, fino al veloce intervento di quattro carabinieri (due dei quali sono rimasti contusi nella colluttazione), che sono riusciti a disarmarlo e arrestarlo.
L’uomo ha trascorso la notte in ospedale, per tenere sotto controllo le ferite alla testa .
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