La fine dell'incubo: trovato a Roma il tabaccaio scomparso
CAMPALTO. La notizia tanto attesa è arrivata ieri mattina all’alba, con una telefonata dei carabinieri che ha sciolto il grumo di angoscia: «Abbiamo trovato Fabrizio, sta bene». Il padre si è preparato, dopo una notte insonne, e si è messo alla guida dell’auto, per raggiungere Roma, dove ieri è stato ritrovato Fabrizio Mazza, 36 anni, titolare di una tabaccheria a Campalto, di cui non si avevano più notizie da martedì mattina.
Fabrizio è stato trovato in un piccolo albergo di Roma, dove aveva deciso di trascorrere la notte: confuso ma in buona salute, quando è stato raggiunto dalle forze dell’ordine si è lasciato andare in un pianto liberatorio, in attesa dell’abbraccio con i genitori, il padre che lo ha raggiunto a Roma e la madre che lo ha aspettato a casa, e che martedì aveva lanciato un appello, nella speranza che il figlio lo potesse ricevere: «Qualsiasi problema si può aggiustare, torna a casa che ti aspettiamo».
Ci sarà tempo, nei prossimi giorni, per riflettere e interrogarsi sui motivi che hanno spinto il 36enne ad allontanarsi, e per cominciare a dare una soluzione a quei problemi che, negli ultimi giorni, devono essergli sembrati insormontabili, tanto da salutare genitori e amici martedì mattina con un post su facebook: «Il malessere che ho dentro ha vinto, non riesco più a combatterlo. Addio». E ci sarà tempo per decidere come affrontare le paure nelle quali era stato inghiottito, tanto da decidere di partire e di lasciare tutto, ma ora è il momento della gioia e della felicità, quella dei tanti amici che nelle scorse ore si erano mobilitati, e soprattutto quella della famiglia e dei genitori, ancora sotto choc che non rinunciano però, con la voce della mamma, a dire «un grazie di cuore alle forze dell’ordine, carabinieri e polizia, che in ci sono stati vicini, sono stati molto gentili, e sono stati bravissimi perché ci hanno permesso di ritrovare Fabrizio in meno di 24 ore».
Qualche segnale di speranza, qualche indicazione sul fatto che si fosse potuto allontanare era arrivata martedì sera, quando era emerso che, dopo essere uscito, senza prendere il telefonino e le chiavi di casa, ma il sacco per il pranzo e il portamonete, si era fermato a prelevare allo sportello di una filiale dell’Unicredit per mettere in tasca un po’ di soldi che, con il senno di poi, gli sono probabilmente serviti per acquistare il biglietto del treno e raggiungere Roma dove si era fermato in un piccolo albergo, lasciando un documento alla portineria, e lasciando quindi una traccia indelebile del suo passaggio nella capitale.
Fabrizio Mazza si era allontanato da casa martedì mattina, e l’allarme era scattato proprio a causa del messaggio pubblicato su facebook e lasciato scritto su un foglietto lasciato a casa, prima di chiudersi la porta alla spalle prima delle 8, all’orario in cui usciva sempre per raggiungere la tabaccheria che già da alcuni anni gestiva in via Orlanda, in centro a Campalto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia