La Fenice resta con il buco Zappalorto taglia 2 milioni

L’azzeramento dei fondi del 2015 confermato al sovrintendente Cristiano Chiarot Si spera nell’assestamento di bilancio o in un immobile ceduto a compensazione
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 03.06.2014.- Insediamento del commissario del comune di Venezia Prefetto di Trieste Vittorio Zappalorto.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 03.06.2014.- Insediamento del commissario del comune di Venezia Prefetto di Trieste Vittorio Zappalorto.

La Fenice resta con il «buco» di bilancio. Il sovrintendente del teatro Cristiano Chiarot e il vicepresidente della fondazione Giorgio Brunetti hanno incontrato il commissario straordinario del Comune Vittorio Zappalorto, alla vigilia della chiusura del bilancio di previsione 2015 - prevista per oggi - che prevede il pareggio ma a prezzo anche di forti tagli in tutti i settori. Tra di essi ci sono appunto anche i due milioni di euro che il Comune eroga annualmente alla Fenice per il suo funzionamento, che sono stati azzerati all’interno della manovra che ha portato Ca’ Farsetti a recuperare circa 55 milioni di euro di sbilancio.

La Fenice ha già approvato in pareggio il bilancio di previsione 2015, ma la decisione di Zappalorto apre appunto un buco tendenziale che il teatro, con le sue sole forze e nonostante il fatto che l’autofinanziamento è ormai arrivato a circa il 40 per cento dei suoi costi, non è in grado di colmare.

La speranza dunque è che con il nuovo sindaco che prenderà il posto di Zappalorto, in sede di assestamento di bilancio, sia possibile recuperare le risorse tagliate o almeno parte di esse. Intanto il commissario ha comunque messo sul piatto un’altra possibilità per sanare il “buco” della fondazione lirica: quella di cederle come «dote» patrimoniale un immobile comunale di analogo valore non utilizzato dall’amministrazione, perché la Fenice possa metterlo a reddito e iscriverlo in bilancio. Non si è però ancora arrivati alla sua scelta - ci sono alcune ipotesi allo studio - e la questione resta per ora in sospeso.

La Fenice attende da tempo anche un’altra dotazione patrimoniale da parte del Comune, già promessa dall’amministrazione Orsoni: quella dell’ex liceo Severi del Lido. Ma anche qui la questione resta in sospeso perché potrà essere solo il nuovo sindaco metropolitano - a quanto è stato spiegato - a conferirlo. Da parte della Fenice intanto si conferma però che nessun taglio è previsto per la stagione lirica e sinfonica appena presentata, né per la prossima. Si confida che - entro l’anno - si troverà comunque una soluzione per chiudere il «buco» tendenziale di bilancio.

È stato di 4 milioni e 700 mila euro il contributo che il Comune di Venezia ha versato per il 2014 alla Fondazione Teatro La Fenice per le sue attività. Un contributo certamente importante - di cui circa 2 milioni e 700 mila euro provengono da fondi di Legge Speciale - ma che il commissario Vittorio Zappalorto che li ha erogati giustifica, oltre che per l'attività del teatro, anche dai costi di manutenzione dei teatri La Fenice e Malibran, entrambi di proprietà comunale. Le proiezioni di quest’anno parlano già di circa nove milioni e 400 mila euro al botteghino, rispetto agli 8 milioni e 600 mila euro di incassi con cui si è chiuso il 2014. Una forte crescita, ma non sufficiente, al momento, per «parare» il nuovo taglio in arrivo.

Enrico Tantucci

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