La Fenice conquista la Ville Lumière

Presentato a Parigi il festival estivo e siglato un contratto triennale di produzione con Oxymore

PARIGI. C’è molta Francia nel futuro della Fenice e diventa perfino naturale che la conferenza stampa per presentare il Festival «Lo spirito della musica di Venezia» (27 giugno - 27 luglio 2014), si tenga a Parigi. L’Ente Lirico Sinfonico veneziano sigla un accordo triennale di produzione e distribuzione in esclusiva con Oxymore, una delle principali società francesi specializzate nei programmi culturali. L’impegno riguarda Simon Boccanegra, titolo inaugurale della stagione 2014/15 per la regia di Andrea De Rosa e la direzione di Myung-Whun Chung, Il ponte sulla Drina per la regia di Emir Kusturica, Juditha Triumphans di Vivaldi, I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, nel nuovo allestimento del teatro La Fenice proposto con la regia del regista francese Arnaud Bernard ed infine l’Alceste di Gluck che nascerà con il Centre de Musique Baroque de Versailles e il Maggio Musicale Fiorentino ed avrà la regia di Pizzi. Verrà creata nel Festival 2014 una vera e propria sezione tematica “Venezia e la Francia” nella quale spicca la prima mondiale di Hôtel Europe, pièce di Bernard-Henri Lévy, già nouveau philosophe, già imprenditore (che ha ceduto l’attività a Pinault , il dominus di Palazzo Grassi e Punta della Dogana), ora uomo di teatro. Suggestiva ambientazione a Ca’ Pesaro per l’Eritrea di Francesco Cavalli.

La regia sarà affidata ad un altro francese, Olivier Lexa, il quale a Venezia si è occupato di Palazzetto Bru Zane ed ora del Venetian Centre for Baroque, coproduttore di questa prima esecuzione in tempi moderni di un melodramma che proprio a Venezia vide la luce, il 17 gennaio 1652 al Teatro Sant’Aponal. Altra creazione veneziana fu nel 1951 The Rake’s Progress (La carriera di un Libertino) di Stravinskij, che amava la città lagunare al punto di voler essere sepolto qui, al cimitero di San Michele, vicino a Sergeij Diagilev, il suo méntore degli esordi. Sarà questo capolavoro novecentesco ad inaugurare il Festival il 27 giugno. Si tratta di un nuovo allestimento in coproduzione con l’Opera di Lipsia, regia di Damiano Michieletto, scene di Paolo Fantin e costumi di Carla Teti. Sul podio il direttore principale del Teatro La Fenice Diego Matheuz. L’attività estiva è il momento di maggior presenza della danza nella programmazione della Fenice. Si vedranno nuove leve diplomate nelle principali accademie europee in un Gala internazionale. La No Gravity Dance Company proporrà la Trilogia La Divina Commedia – Inferno, Cantica e Paradiso – con coreografie di Emiliano Pellisari e Mariana Porceddu, uno spettacolo complesso che unisce danza, acrobatica, mimica, musica ed effetti speciali.

Il cortile di Palazzo Ducale ospiterà due concerti dell’Orchestra del Teatro La Fenice, il 9 e il 12 luglio. Vanno segnalati anche il Progetto Danza e Arti Visive in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa e il Convegno internazionale di studi dal titolo Ritorno a Viganò, dagli esordi veneziani alla fortuna europea, sul grande ballerino e coreografo italiano. Si andrà a Palazzo Ducale per due concerti sinfonici diretti da Matheuz e Axelrod. Proseguirà il ciclo sulle sinfonie di Malipiero con l’Orchestra Filarmonica di Bacau. Per il secondo anno Stefano Montanari guiderà l’Orchestra Barocca del Festival e molti appuntamenti saranno affidati a musicisti del nostro territorio: I Solisti Veneti, Ex Novo Ensemble, Laboratorio Novamusica, Ensemble Oktoechos, I Solisti della Cappella Marciana (che si esibiranno nella balsilica di San Marco il 25 luglio), mentre diversi complessi daranno vita ad una nuova edizione di Vivaldi Millenium. Un concerto sarà dedicato ai fondi musicali della Cini. Roberto Pugliese parlerà di Pino Donaggio. Infine il programma prevede recitals di Paolo Conte e Beppe Barra.

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