La Favorita abbandonata esposto alla Corte dei Conti
VENEZIA. Uno stallo durato troppi anni. Cadute nel vuoto le iniziative, le sollecitazioni, le richieste di incontro: il parco della Favorita al Lido, di proprietà del Comune, è ancora abbandonato a se stesso. Adesso sarà la Corte dei Conti ad esprimersi sull’ipotesi di danno erariale. È l’ultimo, disperato, tentativo di dodici associazioni cittadine (tra cui Caal, Gruppo 25 aprile, Poveglia per Tutti), annunciato ieri in una conferenza stampa nella sede dell’Anpi Venezia. «Siamo costretti a rivolgerci alla magistratura in mancanza di risposte politiche», scandisce Salvatore Lihard del Comitato ambientalista Altro Lido, «Il Comune doveva essere garante della manutenzione e della riqualificazione. Così non è stato».
La Favorita (18.500 metri quadri ed ex sede del circolo ricreativo dei lavoratori dell’Ospedale al Mare) rappresenta, secondo le associazioni, parte della memoria storica del Lido. Dagli anni ’70 in poi, la foresteria e i campi da gioco (tennis, sport, calcio) hanno ospitato intere generazioni di lidensi. Un polmone verde a disposizione di adulti e bambini e a due passi dal mare, abbandonato dal 2008. Qualche privato manifesta interesse al Comune, si progettano cemento e palazzine (incompatibili con il vicino aeroporto Nicelli), ma nulla di fatto. Intanto gli anni passano, le erbacce crescono e il parco finisce nel degrado.
Nel frattempo, è il 2016, nasce un forum di cittadini. Con l’aiuto di Giancarlo Carnevale e Amerigo Restucci, ex rettore Iuav, vengono presentati un progetto di riqualificazione e indicazioni per guidare l’intervento del Comune. «I soldi per recuperare l’area», spiega il professor Carnevale, «vanno dai 2,8 milioni ai 3,7. Ci sarebbe però un ritorno, in termini di valore immobiliare, di oltre il 50%». Tra le richieste, anche una convenzione da stipulare con i futuri acquirenti: si venda pure l’area, ma siano garantite attività sportive, riqualificazione del verde pubblico, uno spazio dove mangiare. A inizio 2018, in un incontro con le associazioni alla Municipalità lidense, l’assessore all’urbanistica De Martin dichiara che l’amministrazione «intende rilanciare un territorio che deve essere vivo». Un segnale di apertura che, sostengono ora le associazioni, non ha avuto seguito. Da qui la decisione di presentare martedì un esposto alla Procura della Corte dei Conti. Lanciata anche una petizione popolare di sensibilizzazione: domenica prossima e sabato 21 aprile, in Gran Viale dalle 10 alle 13, la raccolta firme.
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