La famiglia Rizzante scommette sul J44 già 30 prenotazioni all’Urban hotel 5 stelle

All’ultimo piano ci sarà il Tacco 11, American bar di papà Pellegrini: a giugno attesa Federica per l’inaugurazione ufficiale 

lusso a jesolo

Un viaggio nel lusso e lo stile di un autentico “Urban Hotel”. Ieri la presentazione ufficiale di “J44 Lifestyle Hotel” di Jesolo lido. La famiglia Rizzante completa così la sua gestione alberghiera con la struttura più moderna e all’avanguardia. 77 camere proiettate nel futuro, sei piani in via Dante, a due passi da piazza Marconi e piazza Drago, con all’ultimo piano il bar Tacco 11, American bar di nuova concezione, con la collaborazione di Roberto Pellegrini, papà della campionessa Federica.

A giugno l’inaugurazione ufficiale cui è invitata naturalmente Federica e anche vari personaggio sportivi e campioni del calcio di oggi e di ieri. All’ultimo piano svetta una piccola piscina con acqua riscaldata a 28 gradi per chi volesse anche d’inverno bere un drink guardando il mare. La famiglia di albergatori ha aperto un hotel in piena emergenza pandemia, sfidando la sorte per dare un segno. In primavera un altro hotel del gruppo, Terrazza Sorriso, era stato il primo hotel a riaprire dopo il lockdown.

Una storia che parte da lontano, negli anni 50, con il giovane Sandro alle prese con gli studi nella scuola alberghiera. Nel 1965 si parte con la gestione dell’Hotel Marina. Poi con la moglie Michela e i figli Valentina e Matteo arriviamo alle dieci strutture ricettive, tra Jesolo e Venezia, cui si aggiunge il nuovo arrivato con il massimo delle stelle. Un progetto degli architetti Massimo Magalli di Milano e Michela Morsilli di San Donà, con l’architetto jesolano Flavia Pastò per la parte paesaggista, la vegetazione che copre i muri in verticale.

Si parla di un investimento intorno ai 20 milioni, anche se la famiglia ha mantenuto il massimo riserbo in merito a questo particolare. Il direttore Marco Girotto ha scandito la presentazione della hall senza più enormi banconi, ma agili postazioni e un grande schermo alle spalle, con piccolo bar imbandito da cui servirsi. Si prosegue con il ristorante “Jolà” e chef internazionali. L’obiettivo è aprire tutto l’anno e H24, compresa cucina e bar. Le camere, a partire da circa 300 euro in su per una doppia, hanno uno stile personale come il resto dell’arredamento tutto Made in Italy con il marchio dell’hotel. Sono tutte connesse con infrastrutture dell’hotel per garantire il servizio senza rischio di interruzioni. Le prime prenotazioni stanno già arrivando, con una trentina di camere a disposizione per un certo target: coppie, golfisti, sportivi, qualche famiglia anche dall’Austria.

A Capodanno il ristorante sarà aperto nel rispetto dei protocolli e orari. L’idea è di un pranzo lungo, ribattezzato “pranzone” fino alle 18 con i festeggiamenti in collegamento diretto con l’Australia, per sfruttare la differenza di fuso orario. I clienti dell’hotel avranno la possibilità di festeggiare anche a mezzanotte, senza servizio, ma con i tavoli preparati con spumante già nel secchiello e qualcosa da degustare rigorosamente seduti. Ieri il titolare, Matteo Rizzante, ha voluto sottolineare che il gruppo Rizzante sta cercando di dare un segnale in questo momento: «Non è certo facile trovare un hotel che apra oggi» ha commentato, «noi siamo stati i primi a riaprire all’inizio della stagione e oggi siamo i primi ad aprire una nuova struttura perché come imprenditori dobbiamo reagire di fronte alle avversità». —

Giovanni Cagnassi

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