La famiglia non si arrende «Speriamo ancora in un miracolo»

CHIOGGIA. «Spero che Dio esista, spero in un miracolo di Natale». La famiglia non si rassegna e si augura che Endri Febo non sia ancora in balia delle fredde e torbide acque lagunari, ma magari in salvo da qualche parte. Chioggia si è svegliata ancora sotto choc, consapevole di rischiare di perdere un altro dei suoi figli in mare, tragico destino che nel tempo ha accomunato la sorte di diversi pescatori.

La famiglia è chiusa nel silenzio, in attesa di ricevere una telefonata, almeno del ritrovamento del corpo, dopo due giorni di vane ricerche. Ci sono gli amici che lo ricordano nel web, nei commenti su facebook. «Questa mattina», scrive Fabio Marangon sul suo profilo, «quando ho aperto gli occhi, non ho potuto fare a meno di pensarti. Ricordo le belle serate passate assieme, la tua calma che faceva parte del tuo stile, rispettoso delle persone, con il tuo sorriso costante, quando venivi a trovarmi all’Hijack (ex discoteca di Sottomarina, ndr) assieme a mio cugino con cui stai condividendo un tragico destino. Queste feste ormai sono offuscate da questa tragedia, ma non smetterò mai di pensarti. Addio amico mio».

C’è poi chi ha un pensiero per la famiglia. «Veglia su tuo figlio», scrive Emanuela Nordio e c’è chi, nei ricordi, lo ritrae come una persona tranquilla, una costante nei commenti che si intrecciano nella rete. Poi c’è la solidarietà di chi arriva persino a odiare il mestiere del caparozzolante. «Quanto odio questo lavoro», dice Alyssa Varagnolo, «perché succede sempre qualcosa che non dovrebbe accadere. Vai a cercare di prendere qualcosa per la tua famiglia e non sai cosa può capitarti».

Solidarietà soprattutto femminile, delle mogli degli altri pescatori di vongole. «Per sopravvivere ci si rimette anche la vita, spero che lo ritrovino per la sua famiglia». commenta Gianna Signoretto. E ancora: «Non lo conoscevo», è l’opinione amara di Lorena Cuzzolin, «ma come moglie di un vongolaro spero davvero in un miracolo, perché sono tragedie troppo grandi». A tenere banco durante lo struscio domenicale anche la dinamica dell’incidente. Sono molte le versioni, ognuno ha la propria, tutte differenti. E c’è pure chi azzarda anche qualche verità nascosta che, se fosse vera, sarebbe ancora più pesante. «Un incidente», scrive su Chioggia Azzurra, Geno Kamberaj, «può sempre capitare, ma un uomo in mare va sempre aiutato». —
 

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