La famiglia chiede i danni alla scuola per l'incidente del figlio

Richiesta di risarcimento all'istituto Volta dopo che il ragazzino è rimasto ferito al rientro in classe e nessuno lo ha portato al pronto soccorso nè ha avvisato casa. Il papà: "Sarebbero bastate le scuse, ma nessuno si è fatto vivo"
MESTRE. La famiglia di un alunno ha chiesto i danni all'Istituto Edison Volta per l'incidente occorso al figlio mentre era a scuola, nel quale si è rotto gli occhiali e ferito alla fronte. A muoversi dopo la segnalazione è stato l'ufficio legale dell'Adico, associazione mestrina che tutela i consumatori.
 
Tutto è successo il 3 marzo scorso e il caso ha coinvolto uno studente 15enne di rientro in classe dopo le ore di laboratorio. Quel giorno, attorno alle 14, nel rientro in classe due compagni del ragazzo si stavano spingendo tra loro, e urtando il giovane lo hanno fatto cadere a terra. Questo ha sbattuto la testa sulla parete ferendosi e rompendosi gli occhiali.
 
L'Adico e la famiglia del ragazzo accusano l'istituto superiore di non hanno avvertito i genitori, non essersi subito rivolti al Pronto soccorso, non essersi scusati e proposto un risarcimento per il danno subito. Come raccontato ad Adico dal genitore dell'alunno rimasto ferito "il professore che seguiva la classe ha preso mio figlio e lo ha accompagnato a casa, lasciandolo lì. Quando ho saputo dal ragazzo ciò che era successo sono rimasto di stucco: perché nessuno mi ha avvertito? Perché non è stato portato immediatamente al Pronto soccorso, come ho fatto subito invece io?".
 
"Attraverso il nostro ufficio legale abbiamo chiesto alla scuola di attivare la propria assicurazione per risarcire i danni subiti dal ragazzo, in particolare la rottura degli occhiali", afferma il presidente di Adico, Carlo Garofolini. "Se la direzione dell'istituto si fosse semplicemente scusata, come ha fatto il professore che ha accompagnato il ragazzo a casa, questa azione non sarebbe stata necessaria. Anche se le responsabilità della scuola sono palesi. I genitori andavano avvisati e lo studente portato in ospedale". 
 
©RIPRODUZIONE RISERVATA 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia