La droga viaggia nei bus di linea

Jesolo. Trovati involucri con hashish e marijuana nascosti tra i sedili. A bordo quattro clandestini
JESOLO. Sgominata una banda di spacciatori che viaggiava in autobus. Il traffico della droga verso il litorale adesso segue nuove strade e collegamenti che spesso si confondono con le vendite abusive sulle spiagge. La polizia locale e i carabinieri credevano di trovare infatti i venditori abusivi con la merce contraffatta su un autobus di linea dell’Atvo, l’altra mattina in arrivo da Mestre alle porte di Jesolo lido.


Lo hanno fermato vicino all’IperTosano, e hanno iniziato la perquisizione lasciando uscire i passeggeri come già accaduto in altre operazioni e senza particolari problemi, anche perché viene fatto arrivare sul posto un altro autobus per proseguire il viaggio. Identificati complessivamente 10 cittadini extracomunitari, per lo più nigeriani e centroafricani, quattro dei quali sprovvisti di documenti di identità.


Ma l’ispezione più approfondita degli agenti e dei militari ha permesso di trovare anche la droga. Era nascosta sotto i sedili. Una quarantina di grammi di hashish e marijuana, ma probabilmente il quantitativo poteva essere maggiore e non è escluso che siano riusciti a disfarsi dell’altro stupefacente. I quattro sprovvisti di documenti sono stati condotti al commissariato di Jesolo per le pratiche di espulsione. La droga è stata invece sequestrata. Gli agenti della municipale hanno lavorato assieme alle pattuglie dei carabinieri della stazioni di San Donà, Jesolo ed Eraclea.


L’ultima operazione della polizia locale e dei carabinieri impone ora una riflessione sulle fonti di approvvigionamento della malavita sulle spiagge. Gli extracomunitari, siano pusher o venditori abusivi, si riforniscono nell’entroterra veneziano e raggiungono le spiagge non più con le loro auto. Credono di eludere i controlli utilizzando i bus di linea, ma gli investigatori di polizia locale e carabinieri hanno rintracciato i loro percorsi segreti. Sono già stati sequestrati centinaia di pezzi di merce contraffatta e adesso anche la droga. Intanto i pusher, quando riescono ad arrivare alle spiagge, cercano ogni stratagemma per nasconderla prima di venderla al dettaglio. Tra questi, ricavano nascondiglio sotto la sabbia o nelle aiuole. Ma le unità cinofile della polizia locale li hanno stanati più volte. Per questo motivo adesso nascondono la droga anche nelle proprietà private.


Giovanni Cagnassi


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