La Donazzan posta su Facebook e attacca: «Sono schifata, non deve più insegnare»

"Quando ho letto la lettera di questo genitore sono rimasta schifata e l’ho pubblicata subito sul mio profilo Fb: credo che questo docente non dovrebbe più insegnare in una classe"
VENEZIA 27.06.2015.FOTOATTUALITA'.PALAZZO FERRO FINI. PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE E PROCLAMAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE.NELLA FOTO: L'ASSESSORE ALL'ISTRUZIONE ELENA DONAZZAN
VENEZIA 27.06.2015.FOTOATTUALITA'.PALAZZO FERRO FINI. PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE E PROCLAMAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE.NELLA FOTO: L'ASSESSORE ALL'ISTRUZIONE ELENA DONAZZAN

SAN DONÀ. «Quando ho letto la lettera di questo genitore sono rimasta schifata e l’ho pubblicata subito sul mio profilo Fb: credo che questo docente non dovrebbe più insegnare in una classe». L’assessore regionale alla pubblica istruzione, Elena Donazzan (nella foto), reagisce così alla vicenda del professore di San Donà. Ha letto la lettera, l’ha pubblicata in rete senza neppure pensarci perché tutti potessero leggerla e farsi un’idea di quanto accaduto nella scuola sandonatese. La notizia è corsa velocemente in rete e si è allargata senza limite. E adesso la Donazzan invoca provvedimenti disciplinari nei confronti del docente.

In un'intervista al Tg Bassano Reteveneta, l'assessore regionale dice: "E' una follia e chiederò di prendere provvedimenti". Provvedimenti che, per altro, l'istituzione scolastica ha già escluso perché non sarebbero state violate norme.

«Io rispetto la libertà e gli orientamenti sessuali di tutti», spiega, «purché restino nella propria sfera privata. Se uno vuole travestirsi da donna in casa sua o nella sua vita privata ritengo non debba dare giustificazione alcuna ed è libero di farlo in ogni momento. In questo caso stiamo parlando invece di una scuola, un luogo pubblico per eccellenza, dove i ragazzi vengono formati per diventare i cittadini di domani"

Ci troviamo di fronte a un vero e proprio esibizionista, una persona che dimostra con questo comportamento di non avere alcun equilibrio. Si è presentato indossando una minigonna, una parrucca. Gli studenti che lo hanno visto arrivare improvvisamente in classe e in queste condizioni, sono rimasti sotto choc. Neppure io, che sono una donna, indosso la minigonna nella mia veste e nel mio incarico di assessore regionale, perché è giusto avere un contegno. Ora contatterò immediatamente la direzione regionale della pubblica istruzione perché prenda provvedimenti immediati. Questa persona non è adatta all’insegnamento e sono necessari dei provvedimenti disciplinari nei suoi confronti».

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