La disfida della stella. Sequestrate un migliaio di scarpe: «Sono una copia»
MESTRE. Tutta questione di una stella. Quella che è il simbolo delle Golden Goose, sneakers di lusso (con anima creativa a Marghera) e che è riprodotta anche sulle sneakers griffate Barca, marchio di calzature con quartier generale a Scorzé. Poco meno di un migliaio di paia di sneakers Barca sono state sequestrate nei giorni scorsi dai finanzieri nei vari negozi della catena distribuiti soprattutto nel Veneziano (i principali alla Nave de Vero a Marghera ed a Mestre, oltre al factory store a Scorzè), ma anche a Treviso e Padova, e nei magazzini.
I militari delle Fiamme Gialle si sono presentati nei punti vendita con il decreto di sequestro preventivo firmato dalla gip veneziana Maria Luisa Materia, su richiesta del pm Stefano Buccini, per ritirare tutte le sneakers oggetto del contendere. Iscritto sul registro degli indagati il legale rappresentante della Barca srl, Marco Pellizzon, con l’accusa di “contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni”. «Un sequestro illegittimo», spiega l’avvocato Marco Vendramini, difensore del titolare di Barca, «Le scarpe prodotte dalla società Barca srl non sono nel modo più assoluto marchiate Golden Goose».
A far scattare le indagini, proprio una segnalazione della concorrente Golden Goose: attraverso i propri servizi interni di controllo, la società ha evidenziato a suo dire come le sneakers vendute da Barca fossero una imitazione della propria scarpa scelta anche dai vip, che è però ben più costosa rispetto a quelle proposte dal marchio di Scorzé. Le indagini della Finanza non sono finite con il sequestro: ora sarà necessario ricostruire la filiera per capire se vi possano essere ulteriori responsabilità o parti offese.
«Le scarpe in questione riportano il nome Barca ed appartengono ad una fascia di mercato media. Sono calzature realizzate, pur con estrema professionalità e competenza sviluppate nei decenni, con materiali ben diversi dai pregiati pellami di Golden Goose», chiarisce l’avvocato Vendramini, «È pertanto evidente come non possa esserci anche da questo punto di vista il rischio di confusione con il predetto marchio. Si ritiene pertanto non possa in alcun modo ritenersi integrato il reato di contraffazione in quanto non vi è alcuna violazione del marchio. Le calzature oggetto di sequestro nei diversi punti vendita di Barca hanno solo una stella disegnata lateralmente: simbolo del tutto comune ed utilizzato da decenni anche da diversi altri produttori. Il brand Barca e le calzature di cui si tratta sono riconosciute nel territorio da almeno un decennio, in cui la società si è sempre fatta conoscere per la propria arte manifatturiera e correttezza, entrambe ricambiate dai clienti». Il difensore presenterà istanza al tribunale del Riesame di Venezia per ottenere il dissequestro delle scarpe.
Nei mesi scorsi il tribunale di Padova si era espresso su un caso del tutto analogo, assolvendo l’amministratore di Moda Italia srl, ditta con sede a Noventa Padovana (difeso dallo stesso avvocato Vendramini) che era accusato di contraffazione aver rifornito i negozi di sneakers con la stella del tutto simile a quella di Golden Goose. Alla base della sentenza, il fatto che di scarpe con la stella ce ne fossero ben prima che Golden Goose depositasse il marchio, oltre che la differenza di prezzo: 60 euro contro oltre 300.
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