La demolizione rinviata per le rondini

Vaschette: edifici da abbattere il 10 luglio, slitta tutto di almeno due mesi per la presenza dei nidi, protetti dalla legge
Nidi di rondine alle Vaschette a Marghera
Nidi di rondine alle Vaschette a Marghera

MARGHERA. Colpo di scena: la demolizione delle Vaschette slitta di almeno due mesi. A fermarla sono i nidi di rondine che si trovano a ridosso dei tetti sulle palazzine che vanno abbattute. Le rondini sono infatti protette da specifiche normative con conseguenze penali per chi le vìola. L’imprevisto è emerso l’altra sera in Municipalità, durante la riunione congiunta delle commissioni Lavori pubblici e Affari sociali. Dopo una serie impressionante di rinvii, il 10 luglio era la data fissata per l’abbattimento degli edifici ai civici 26, 89 e 91 di via Murialdo; a seguire, previo accordi con gli inquilini che devono lasciare gli altri appartamenti, si sarebbe proceduto alla demolizione dei palazzi ai civici 93-95-97-99.

La riqualificazione dell’area è molto attesa dalla popolazione di Marghera, ma ad annunciare la doccia fredda sulla partenza del Piano è stato l’assessore Sandro Simionato che ha letto un esposto dell’associazione ambientalista Lipu, che segnalava la presenza delle rondini. Prima però Simionato aveva annunciato che il piano di demolizione e riqualificazione dell’area delle Vaschette ha trovato nelle poste del bilancio comunale, oltre ai 4 milioni già stanziati, altri 800 mila euro.

«L’esposto della Lipu», ha detto Simionato, «va tenuto in grandissima considerazione. Sugli edifici da abbattere hanno trovato rifugio 7 nidi di rondini e proprio questo periodo, fino al 10 settembre, è periodo di nidificazione».

La protezione delle rondini è una cosa seria, tanto che negli anni Ottanta furono firmate convenzioni a Bonn e Berna. In Italia esistono una legge che protegge questi uccelli (dal ’92) e un porgetto salva-nidi. «Ora cercheremo di capire», ha detto Simionato, «se i nidi sono pieni di rondinini e se sarà possibile spostarli, anche se a questo punto sarà probabile far partire i lavori solo verso metà settembre».

Alla notizia del possibile blocco delle operazioni, qualcuno l’ha presa male, soprattutto i delegati della Municipalità Valdino Marangon e Mario Silotto. Contrariato per quello che è successo anche l’assessore all’ambiente Gianfranco Betrin: «Questo è capitato perché si reputa la legislazione in materia ambientale qualcosa di superfluo. Sono leggi dello Stato che vanno rispettate. Certe reazioni di alcuni esponenti politici denotano profonda ignoranza della materia. Non si può prevedere un abbattimento senza prima aver verificato il rispetto delle normative collegate o scoprirle solo a pochi giorni dall’esecuzione. Visto però che la questione della riqualificazione delle Vaschette, che ho sempre promosso, presenta anche urgenze di tipo sanitario e di ordine pubblico, vedremo se sarà possibile spostare i nidi seguendo le procedure specifiche».

L’abbattimento delle Vaschette fa parte del piano di riqualificazione che prenderà il nome di “Porta Sud” di Marghera che interessa un'area di circa 30 ettari, compresa tra le vie Beccaria, Bandiera, Bottenigo e dell'Avena (Ovest) e che porterà alla realizzazione di nuovi alloggi residenziali, uffici, negozi e un grande parcheggio. Il presidente della Municipalità, Flavio Dal Corso, spiega che «i fondi stanziati non sono solo per l’abbattimento delle palazzine, ma anche per la risistemazione delle palazzine del comune e dell’Ater nel rione di Ca’ Emiliani. Cioè in via della Rinascita, via Don Orione, via Correnti, via Pasini e Mutilati del Lavoro».

Alessandro Abbadir

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