La delusione di Sel e Ingroia
MESTRE. «A livello nazionale speravamo di arrivare al 4 per cento. In provincia di Venezia siamo andati meglio che altrove. Ma è ovvio che ci aspettavamo di più». Stefano Lorenzin, coordinatore provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà commenta così i dati del voto di Camera e Senato. Capire quanti parlamentari veneziani porterà il partito di Vendola a Roma, ci ha detto Lorenzin, ieri sera, «è ancora del tutto prematuro. Dovremo aspettare la fine e i dati finali per capire. Ma è ovvio che non siamo del tutto soddisfatti».
Rita Zanutel, candidata veneziana del collegio Veneto 2 commenta: «Rido per non piangere. Provo sconcerto per il risultato del centrodestra, che non mi aspettavo. Hanno fatto una rimonta basata sulla mera propaganda. Come Sel non possiamo essere felici del risultato e credo che molti elettori, invece di votare a sinistra, abbiano preferito Grillo. Ma in Veneto teniamo».
Brindisi all’impegno invece per Sebastiano Bonzio (Rifondazione comunista) della lista Rivoluzione civile di Ingroia. Un brindisi amaro. «Non riusciamo a tornare in Parlamento. Siamo delusi. Un giorno, però, spero potrò anche io commentare una vittoria. Il risultato di queste elezioni ci mostra un paese ingovernabile e in crisi di identità». Secondo Bonzio, la lista di Ingroia ha avuto pochissimo tempo per «parlare con il popolo e spiegare il proprio programma». Ma non si prefigura, assicura, una scomparsa del movimento. Non la pensa così l’Idv Gennaro Marotta: «Non è stato un matrimonio felice quello con partner con cui non dobbiamo stare. Chiederò subito un esecutivo nazionale del partito per capire cosa fare». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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