La delibera finita nel mirino «Ma non era ad personam»
«Non era certo una delibera per Maritan quella che ho portato in Consiglio». L’ex assessore al personale, Andrea Seren Rosso, è stato sentito dagli inquirenti quale persona informata sui fatti, come la dirigente Eugenia Candosin. «Mi dispiace passare per quello che ha portato la delibera di Luciano Maritan», commenta l’ex assessore che non è più stato rieletto dopo una serie di incomprensioni e contrasti con il Pdl, «perché non corrisponde al vero, anche se potrebbe sembrare all’opinione pubblica per come è stata presentata la notizia».
Seren Rosso era il giovane assessore cui l’ex sindaco Francesca Zaccariotto aveva dato le chiavi del bilancio e del personale. Assessorati non certo facili per un politico che si è fatto le ossa studiando e lavorando fianco a fianco ai dirigenti, affrontando la difficile questione del personale ancora aperta per quanto integrativo e indennità. Ora è finito anche lui nel vortice di queste indagini scomode, con un nome, Maritan, che a San Donà desta ancora una certa impressione e tensione nell’opinione pubblica. «Naturalmente ho la massima fiducia negli inquirenti», aggiunge Seren Rosso, «e voglio solo specificare che io ho portato in discussione e approvazione una delibera sui voucher per attività sociali e non per Maritan direttamente. Questo è un particolare importante per fare chiarezza. Erano cinquemila euro, poi altri 30 mila per svariati progetti nel 2012. Quindi non delibere “ad personam”, ma atti a favore di progetti con finalità sociali per aiutare persone con problemi e disagi di un certo rilievo e il loro reinserimento. Non posso aggiungere altro», conclude, «ci sono delle indagini in corso e sono stati sentito perché informato sui fatti, nulla di più».
Giovanni Cagnassi
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