La “decrescita felice” invaderà Venezia per cinque giorni
La “Fiera della decrescita e della città sostenibile” tenutasi da venerdì scorso a ieri in piazza Ferretto a Mestre e in Fondamenta delle Zattere a Venezia (con un fornitissimo mercato di prodotti biologici ed equo-solidali) è stato solo l’anticipo dell terza "Conferenza internazionale sulla decrescita per la sostenibilità ambientale e l'equità sociale" che si terrà dal 19 al 23 settembre a Venezia. A promuoverla un pool di associazioni (Research & Degrowth, Kuminda, l’Arci e altre), due università (l’Università di Architettura di Venezia e l’Università di Udine) e il Comune di Venezia. Per l’occasione da Barcellona sono arrivati in bicicletta (sono partiti a fine luglio passando per la Val di Susa). Da Ferrara e Piove di Sacco a piedi con gli asini. Dal Piemonte con un trekking lungo il Po. Da Kathmandu, da Lagos, da Reykjavik, da San Salvador e da altre città italiane di 45 paesi diversi arriveranno molto probabilmente in aereo, ma seguendo i consigli contenuti in una lettera inviata dai Bilanci di Giustizia (il gruppo creato da don Gianni Fazzini che da anni monitora le spese di un migliaio di famiglie) per abbassare al minimo e compensare gli impatti ambientali. I cinque giorni di workshop, conferenze, laboratori di “idee sulle alternative possibili al modello economico vigente” con tanto di eventi collaterali, musica, cinema e teatro, si svolgeranno negli spazi dello Iuav (Istituto di architettura), all'ex Cotonificio di Santa Marta. La conferenza si inaugurerà mercoledì 19 con la sessione d'apertura al Teatro Malibran alle ore 18, alla presenza del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, di Gianfranco Bettin (’assessore all’Ambiente), dei rettori dello Iuav e dellUniversità di Udine, Restucci e Sechi e Bob Thomson del Comitato della Conferenza di Monteral (Canada). Da giovedì a domenica sono previste sedute plenarie, oltre 60 gruppi di studio e 10 laboratori legati ai saperi manuali e artistici. La chiusura è prevista per le ore 13 ma seguirà un finale notturno alle Zattere con la performance degli ”Infioratori di Spello” che realizzeranno un quasdro di petali grande ben 40 metri quadrati . Tema centrale della conferenza sarà la "transizione", ovvero il passaggio dall'attuale modello economico, sociale e culturale a uno alternativo, tutto da costruire. Si confronteranno le tante anime della decrescita, che rifletteranno su tre temi principali: la gestione dei beni comuni, il futuro del lavoro e il ruolo della democrazia partecipativa. «La crisi economica mostra che il modello di sviluppo seguito finora ha bisogno di essere rivisto« spiegano gli organizzatori «questa conferenza sarà un momento di riflessione sul nostro futuro, perché un altro mondo, basato sull'equità e sul rispetto dei diritti di tutti, è davvero possibile».
Tra gli eventi collaterali c’è anche ¦una rassegna cinematografica con proiezioni alla Casa del Cinema del Comune di Venezia e ai cinema Multisala Giorgione e Teatro dei Frari e perfino ¦un laboratorio di creatività espressiva per bambini, curato dalla Fondazione Franca e Franco Basaglia. La conferenza vera e propria sarà articolata in sedute plenarie tematiche, lavori di gruppo e focus di approfondimento a cui soi sono iscritti 600 partecipanti di tutto il mondo. La sera del giovedì e del venerdì si terranno gli incontri dedicati alle reti dei movimenti, italiano e internazionale. La sera del sabato si prevede invece una festa conviviale con spazi musicali e artistici di nuovo aperti anche alla cittadinanza. La domenica mattina si svolgerà un lavoro di connessione tra gli elementi prodotti dai diversi gruppi di lavoro e si dedicherà uno spazio alle proposte di lavoro e alle prospettive delle reti sulla decrescita e delle successive conferenze internazionali.
Le conferenze prevedono, tra gli altri interventi del missionario Alex Zanotelli; Mario Agostinelli dell’Enea; Jean-Louis Aillon, medico e fondatore dell’associazione “Decrescita e salute”; Erik Assadourian delWorldwatch Institute ; il professor Ugo Bardi, presidente della sezione italiana di Aspo (Association for the study of peak oil); il teologo brasiliano Marcelo Barros; Paolo Beni, presidente nazionale dell’Arci; Veronika Bennholdt-Thomsen, direttore dell’Institute of Theory and Practice of Subsistence di Bielefeld (Germania); Ellen Berman, presidente di Transition Italia; il pittore ecologista Jean-Claude Besson-Girard; Davide Biolghini, ricercatore di “Reti sociali ed economia solidale”. Sul sito internet www.venezia2012.it sono disponibili più dettagliate informazioni sulla conferenza.
Gianni Favarato
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