La curva sud del “Ballarin” verrà demolita

Chiusa per motivi di sicurezza, è stata per anni il cuore pulsante degli ultrà. La rabbia dei tifosi

CHIOGGIA. La curva sud dello stadio “Aldo e Dino Ballarin”, chiusa da diverse stagioni perché non più in regola rispetto alle normative vigenti, verrà abbattuta. Lo ha deciso il Comune di Chioggia che, nella determina nr. 2527 del 14 dicembre scorso apparsa sull’albo pretorio, incarica l’ingegnere Alessandro Targa per la progettazione definitiva dei lavori dell’impianto sportivo così come deciso nella delibera nr.232 del 16 dicembre 2015 (giunta Casson).

Il primo stralcio dei lavori, infatti, per un importo di spesa pari a 130 mila euro su un totale complessivo di 300 mila messi a disposizione, prevede il rifacimento della curva nord, la tribuna destinata agli ospiti, anch’essa chiusa da qualche stagione, la manutenzione dei servizi igienici presenti all’interno dell’impianto sportivo e la demolizione della curva sud, sede per moltissimi anni del tifo più caldo della squadra di calcio, che, con l’avvento della Clodiense, ha però disertato lo stadio perché in disaccordo con la nuova società.

Negli stralci successivi sono quindi previste opere di manutenzione straordinaria nella gradinata est e nella tribuna centrale che, dopo la rimozione avvenuta qualche stagione fa, risulta ancora priva della copertura. Non vi è però traccia di una bonifica del tetto in eternit della falegnameria comunale, adiacente alla tribuna e nemmeno del ripristino della illuminazione che non funziona ormai da moltissimi anni. La notizia però dell’abbattimento della curva sud, la mitica “curva sud Franco De Paolis”, ha fatto velocemente il giro del web e sui social si sono moltiplicati i commenti, anche piuttosto pepati, di tifosi e sportivi che non capiscono questa decisione. Il più accalorato è stato senza dubbio l’ex capitano del Chioggia Sottomarina, Emanuel Rizzi, idolo di quella curva per la quale avrebbe dato qualche anno della propria vita. «Mi auguro che la notizia non sia vera», scrive Rizzi, «perché per quella curva molti tifosi di Chioggia hanno dato un pezzo del proprio cuore, hanno gioito e sostenuto la nostra squadra e la nostra città Non è certo così (dice rivolgendosi al sindaco) che si riportano i tifosi allo stadio. Sotto quella curva il sottoscritto ha vissuto emozioni indescrivibili. Emozioni che, evidentemente, i nostri politici non conoscono».

In fermento anche il popolo ultras che, pur non frequentando più lo stadio, a quella curva è affezionato. «Non capisco», dice Gianni Fabris, Ultras Union Cs, «perché abbattere una curva che non dà fastidio a nessuno, quando quei soldi si potrebbero spendere per lavori più importanti. Così si calpesta la passione di tanti tifosi che in quella curva hanno gioito e pianto per i propri colori».

Daniele Zennaro

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