La Coppa America ritorna a Venezia

La Coppa America a Venezia raddoppia. Lo ha annunciato ieri il sindaco al Salone nautico di Genova: ha spiegato anche perché l’amministrazione da lui guidata ha deciso di puntare dritto alla conferma delle World Series anche per il prossimo anno. «La Coppa America», ha sostenuto Giorgio Orsoni, «vale per la città come il Carnevale». La più famosa manifestazione velica mondiale, sbarcata in Laguna lo scorso aprile, ha portato nella Serenissima tanti arrivi nelle strutture alberghiere venete quanti ne porta ogni anno la celebre festa in maschera veneziana.
«Ancora più spettacolo, con l'Arsenale aperto alla città ed i team affacciati alla Darsena Grande», ha aggiunto il sindaco, «Credo riusciremo anche a realizzare il nuovo ponte di collegamento fra l'Isola delle Vergini e la parte Nord del complesso, per una nuova e più funzionale circolarità dei visitatori».
Ha poi tracciato anche un bilancio dell'edizione 2012. Da Orsoni è arrivata dunque l'attesa conferma della programmazione dell'evento 2013, che si svolgerà in Laguna dal 13 al 21 aprile, con la seconda edizione del Trofeo Città di Venezia nel primo settimana, con le practice race del 15 e 16 aprile e con le regate valide per la World Series la settimana successiva, dal 16 al 21 aprile 2013. Il sindaco ha sottolineato il successo dell'evento 2012 che ha contato sulla presenza in città di 400 mila visitatori nei nove giorni di programmazione, con picchi di oltre 100 mila al giorno. Oltre centomila sono stati anche i visitatori registrati all'Arsenale di Venezia (con punte di 16 mila al giorno) che si è aperto per la prima volta quasi integralmente alla città. 3600 sono state le imbarcazione registrate per lo stazionamento ai bordi della gara e oltre 121 mila e 500 i pernottanti negli alberghi di Venezia, di cui 72 mila in Centro storico.
«Indubbiamente un successo di cui si poteva dubitare», ha detto Orsoni alla stampa, «perché se eravamo certi della nostra capacità nell'organizzare l'evento, qualche dubbio avevamo sulla risposta del pubblico. Invece a Venezia la vela si è trasformata in sport popolare. Tutto il sistema città ha vinto la scommessa».
Il sindaco ha anche sottolineato le stime sull'indotto prodotte dall'evento 2012 - peraltro ancora in fase di elaborazione - che parlano di circa 40 milioni di euro di ritorni (diretti e indiretti) alla città, contro i 5 milioni - interamente provenienti da privati - spesi per l'evento. «Bisogna ringraziare gli investitori privati (Cav, Mantovani, Est Capital, Grandi Lavori Fincosit, Condotte e Thetis) che insieme al Comune, attraverso il comitato Vivere Venezia, hanno creduto e investito sul progetto finanziando e in parte organizzando l'evento».
E Alberto Sonnino di Vento di Venezia, organizzatore dell’edizione passata ma anche della prossima, da San Francisco, dove sta seguendo l’ultima World Series del 2012 (Venezia sarà la prima del 2013) racconta il grande entusiasmo di tutti i team per l’esperienza veneziana: «Tutti, ormai, usano le immagini delle loro barche in gara nella laguna di Venezia come biglietto da visita».
Giorgio Cecchetti
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