La consulta delle cittadine di Venezia: «Ritirate la mozione»

Ecco il testo integrale della lettera aperta inviata dalla presidente della consulta delle cittadine Maria Teresa Menotto al sindaco e alla giunta

VENEZIA. Ritirare quella mozione che tutela gli obiettori, perché è un «attacco» alla legge 194 che tutela il diritto all’autodeterminazione delle donne. La consulta delle cittadine del Comune di Venezia ha inviato una lettera aperta al sindaco, alla giunta e all’intero consiglio comunale. Ecco il testo:

«La Consulta delle Cittadine del Comune di Venezia chiede al Consiglio Comunale il ritiro della mozione “Tutelare il diritto all’obiezione di coscienza in ambito medico sanitario” considerata un vero e proprio attacco alla legge 194 del 22 maggio 1978 “norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza” che ha messo fine a centinaia di migliaia di aborti clandestini.

La legge 194 prevede già nell’art.9 l’obiezione di coscienza, il cui diritto non è sotto attacco, tant’è che a 34 anni dalla promulgazione, la media nazionale di coloro che obiettano è paradossalmente talmente alta da non garantirne l’applicazione e quindi la libertà di scelta della donna ed il suo diritto alla salute.

Pertanto, piuttosto che la tutela dell’obiezione di coscienza, riteniamo prioritario chiedere che Governo e Parlamento si impegnino a garantire la piena applicazione della 194 su tutto il territorio nazionale e un riequilibrio del personale medico e paramedico che preveda almeno il 50% di personale non obiettore».

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