La Confesercenti apre al sindaco uscente
CHIOGGIA. Categorie decisive per il ballottaggio del 19 giugno. Nei prossimi giorni i due candidati al secondo turno, Giuseppe Casson (tre civiche e Lega) e Alessandro Ferro (M5S), incontreranno le sigle di categoria da cui potrebbero arrivare i voti decisivi per conquistare la poltrona di sindaco.
Qualcuna delle sigle decide di sbilanciarsi, qualche altra prende tempo o attende di conoscere nel concreto le azioni che verranno messe in campo, altre non vogliono nemmeno parlarne. La Confesercenti si schiera con Casson, l’Ascom attende il confronto con i suoi associati, l’Ascot vuole risposte concrete sul settore balneare (tassa rifiuti, piani urbanistici, immigrati, progetti di sviluppo) e indicazioni chiare sul programma, Gruppo turismo e Gebis (che si sono schierati al primo turno con Marcellina Segantin mettendo proprio uomini nella lista fucsia) preferiscono non dire nulla.
L’argomento è scottante perché in ballo ci sono migliaia di voti. I balneari, i commercianti e i pubblici esercenti possono davvero essere l’ago della bilancia in un secondo turno che si presenta con mille incognite. La sfida è tra la continuità e il cambiamento radicale. Casson lunedì ha lanciato un appello alle categorie per riprendere il dialogo. «Con noi non si è mai interrotto» precisa Maurizio Franceschi, direttore provinciale di Confesercenti, «abbiamo sempre mantenuto il confronto con questa giunta, soprattutto in un tema centrale come il turismo lavorando assieme per il varo dell’Organizzazione di gestione della destinazione (l’ex Iat). Siamo convinti che a ogni amministratore servano due mandati per dare frutti, pensiamo che Casson con altri cinque anni possa chiudere le partite che ha iniziato». L’Ascot apprezza la disponibilità al confronto e chiede chiarezza sui programmi. «Vogliamo capire quali azioni metteranno in campo per il settore spiagge», spiega Giorgio Bellemo, presidente Ascot, «fare proclami sulla trasparenza o sull’onestà (il riferimento è ai Cinque stelle, ndr) non è sufficiente. Ci si dica come si vuole cambiare la macchina comunale, cosa si intende fare per la Tari, sugli immigrati, sul sociale. Vogliamo risposte a livello locale e non slogan a livello nazionale. Quando sarà chiaro questo, allora potremmo sbilanciarci». Nessuna indicazione nemmeno da Ascom che stasera (ieri ndr) incontra gli associati. «E’ prematuro», spiega il presidente Alessandro Da Re, «mi auguro davvero che il dialogo riprenda visto che nelle ultime settimane i rapporti con l’amministrazione sono stati tesi. E’ stata una campagna elettorale dura, piena di cattiverie. Spero che i toni tornino sereni. A noi interessa davvero il bene della città, su questo ci confronteremo con tutti». Ancora più ermetici il presidente di Gebis Fabrizio Boscolo e Leonardo Ranieri di Gruppo turismo, entrambi candidati nella lista fucsia. «Le categorie fanno le categorie», sostiene Ranieri, «anche se spesso inascoltate o prese a schiaffoni. Per ora non prendiamo nessuna posizione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia