La conferma dell’Arpav «Via Dante rumorosa»

Mirano. Le rilevazioni dell’agenzia certificano lo sforamento diurno e notturno Il comitato: «Limiti violati, il Comune deve abbattere l’inquinamento acustico»
Di Filippo De Gaspari

MIRANO. Troppo rumore in via Dante. A confermare i sospetti dei residenti ci sono ora i rilievi dell’Arpav: in via Dante sud, dove di fatto transita quasi tutto il traffico di attraversamento da e per il Miranese nord, i valori di inquinamento acustico sono decollati oltre i limiti previsti dalla legge e adesso il Comune ha l’obbligo di correre ai ripari. I residenti lo sostengono da tempo, ora ci sono i dati a dimostrarlo.

Al comitato locale la relazione tecnica Arpav è arrivata nei giorni scorsi e non lascia spazio a interpretazioni. Tra il 9 e il 17 dicembre scorsi, periodo in cui sono state effettuate le misurazioni, l’inquinamento acustico “da infrastruttura stradale”, provocato dal traffico, ha prodotto in media 67,5 decibel di giorno e 61,5 decibel di notte in una settimana.

I valori soglia di riferimento, anche se di poco, sono inferiori: non andrebbero superati i 65 decibel di giorno e i 55 di notte. Valori fissati dal Comune e che riguardano le strade urbane di quartiere, com’è classificata via Dante. È lo stesso Comune ora a dover porre rimedio allo sforamento.

In caso di superamento dei limiti stabiliti dalla legge, infatti, l’ente gestore della strada, ossia il Comune, è tenuto a predisporre un apposito piano di contenimento del rumore secondo i criteri e i tempi indicati nel decreto di riferimento. «Via Dante era stata sottoposta ad analoghe indagini già nel 2011, proprio in questo periodo», spiega Stefano Bonato, del comitato via Dante-Villafranca, «già allora i livelli sonori avevano superato i limiti di legge, sia per il periodo diurno sia per quello notturno. Siamo in palese violazione dei limiti ed è compito del Comune provvedere a un apposito piano di abbattimento del rumore».

Lo scorso 27 marzo tra l’altro, sempre attraverso l’Arpav, il comitato aveva chiesto di svolgere un rilievo sulle vibrazioni del suolo provocate dai passaggi su via Dante, a fronte di un traffico medio giornaliero di circa 15 mila veicoli, di cui circa 220 autobus, un numero imprecisato di furgoni, trattori e camion.

Non basta dunque ai residenti di via Dante il portale anti-tir elettronico installato nelle vicinanze del Ponte Nuovo. L’unico modo per abbassare i livelli di rumore e le vibrazioni è ridurre il traffico di passaggio sulla via. Il comitato ha proposto di farlo, alcuni mesi fa, attraverso sensi unici nel quartiere, da via Dante e Villafranca verso via della Vittoria a est.

Ma per il Comune è di difficile attuazione. «Di sicuro via Dante è una strada urbana di quartiere, non una statale extraurbana», ribadisce Bonato, «quindi la tutela della salute dei cittadini e la conservazione delle loro case è una priorità».

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