La conferma dal Dna il cadavere ripescato è della 36enne sparita

La marittima brasiliana era scomparsa tra Venezia e Brindisi Il corpo era stato ripescato a Lignano. Si indaga per omicidio
La conferma è arrivata dal profilo genetico: è di Simone Scheuer Souza, marittima brasiliana di 36 anni, il corpo ritrovato il 2 luglio in mare, al largo di Lignano Sabbiadoro (Udine). La donna era scomparsa il 18 giugno dalla nave da crociera Msc Musica, dove lavorava come addetta alle pulizie, durante la navigazione tra Venezia e Brindisi. L’allarme era stato dato all’altezza di Pescara. Una scomparsa avvolta nel mistero, quella della 36enne brasiliana, tanto che sul caso la Procura di Brindisi ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio volontario a carico di ignoti.


Che il corpo recuperato dagli uomini della Capitaneria di Porto di Grado potesse essere quello di Simone Scheuer Souza era una ipotesi più che fondata: il cadavere era in avanzato stato di decomposizione per la lunga permanenza in acqua, ma una persona vicina alla 36enne aveva a suo tempo riconosciuto i brandelli di abiti come appartenenti proprio alla marittima sudamericana. Ora è arrivata la conferma che si tratta della donna: l’identificazione, rende noto Msc, è avvenuta tramite il test del Dna.


Simone Scheuer Souza lavorava a bordo della nave da crociera che il 18 giugno era salpata da Venezia verso Brindisi. Più persone avevano confermato agli investigatori che la 36enne era a bordo quando la nave aveva lasciato la laguna. Alcuni colleghi avevano raccontato alla polizia che la donna, il giorno prima della scomparsa, aveva litigato con un altro marittimo che lavorava con lei e con il quale aveva una relazione. Sono state passate al setaccio le telecamere del circuito interno della Msc Musica, sono state sentite le persone che avevano trascorso le ultime ore con Simone, è stato analizzato tutto ciò che era stato sequestrato nella cabina dell’addetta alle pulizie. Nulla tuttavia al momento sarebbe emerso sul fronte delle indagini, nonostante gli appelli da parte della mamma e del fratello di Simone, che di recente è venuto in Italia, lanciati attraverso la trasmissione “Chi l’ha visto?”: «Voglio sapere cosa è successo a mia figlia. Siamo preparati a tutto, ma voglio sapere cosa le è successo, perché una persona non scompare nel nulla». Le indagini proseguono: bisognerà stabilire se la marittima sia stata uccisa e gettata in mare oppure se sia caduta accidentalmente in acqua.


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