La Clam lancia la vongola “doc”

Chioggia. L’iniziativa per festeggiare i 50 anni della coop. A febbraio il riconoscimento del marchio
Di Diego Degan

CHIOGGIA. «Si chiamerà “vongola di Chioggia”, ed è il marchio con cui intendiamo valorizzare sul mercato il nostro principale prodotto e la nostra città».

Sono trascorsi 50 anni da quando i nonni degli attuali soci fondarono la Clam (Cooperativa lagunare allevatori molluschi) e oggi, per la terza generazione di questi imprenditori-lavoratori, il marchio doc rappresenta non solo un traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza.

«È un progetto che seguiamo da circa un anno e mezzo, in collaborazione con altre aziende di pesca cittadine, la Cam, la Linea Blu e l'Acquachiara», spiegano i componenti del consiglio di amministrazione della Clam, Roberto Furlan, Enzo Naccari e il fratello Franco. «A febbraio si dovrebbe concludere il percorso di riconoscimento del marchio. A quel punto saremo in grado di offrire ai consumatori un prodotto certificato, con garanzie di qualità superiori alla media. In pratica si tratta delle vongole veraci che già coltiviamo nei nostri due allevamenti in laguna sud. Niente a che fare con quelle che si possono pescare nella zone interdette della laguna, sempre sospettate di essere inquinate. Già adesso le nostre vongole vengono sottoposte, privatamente, a controlli ulteriori rispetto a quelli disposti per legge ma, nei prossimi mesi, tutto questo sarà certificato e garantito e la “vongola di Chioggia”, seminata, allevata e cresciuta in laguna sud sarà un fiore all'occhiello per tutta la città». Un punto di partenza, si diceva, ma il punto di arrivo che oggi caratterizza la Clam è, comunque, lusinghiero. Dai cinque dipendenti del 1965, la cooperativa è passata a cinquanta, il fatturato oscilla tra i 15 e i 20 milioni di euro. La cooperativa ha punti vendita, oltre che al mercato ittico di Chioggia, anche in quello di Venezia, Vicenza e Bologna (unica ditta chioggiotta con una sede fuori regione), commercializza i suoi prodotti a Roma, Milano Torino, Genova, Bari, Palermo, Messina e Catania, in tutta Europa, in particolare, in Spagna e anche in Africa. Proprio in questi giorni la Clam sta acquistando vongole in Tunisia, in vista della grande richiesta per le festività. «Ci stavamo espandendo anche nell'Est Europa, ma l'embargo alla Russia ci ha bloccato. Aspettiamo tempi migliori» dicono i componenti del cda. In compenso si stanno sviluppando i rapporti con Australia, Nuova Zelanda e America Latina, «grazie ai voli commerciali che, in 24 ore, portano il pesce fresco da un capo all'altro dell'oceano».

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