La città diventa capitale mondiale del vino
JESOLO. Jesolo capitale mondiale del vino dal 1º al 3 maggio. Tre giorni al Pala Arrex che serviranno per decretare e premiare le migliori bottiglie, suddivise per vitigno, blend, bollicine e via elencando scegliendo fra un panel enorme di 8.000 vini provenienti da ben 51 Paesi fra i quali la parte del leone la fanno Francia e Italia. E a vederle tutte nel seminterrato del palazzetto fa davvero un certo effetto (due grandi frigoriferi esterni servono a refrigerare le bollicine). Un evento, visto che si tratta del 22° Concours Mondial de Bruxelles, da 10 anni divenuto itinerante nel mondo. «Jesolo è stata scelta», ha detto Thomas Costenoble, direttore del Concours, «per la sua capacità di accoglienza, perché è una delle più famose spiagge d'Europa e perché è vicina a Venezia». Non solo. Perché il Veneto è una regione dove forti sono le tradizioni enologiche: dalle colline del Prosecco, a quelle del Soave fino alla Valpolicella, culla di uno dei grandi rossi del mondo: l'Amarone. Saranno ben 320 i degustatori specializzati ad esaminare i vini in concorso, mentre saranno gli studenti dell'istituto alberghiero Cornaro a provvedere al servizio: un’occasione unica per dei giovani che vogliono imparare il mestiere.
Da aggiungere che i degustatori saranno impegnati di mattina, mentre venerdì pomeriggio visiteranno la zona e le cantine del Prosecco e sabato quelle del Soave. Non un caso perché il Concours si avvale anche della collaborazione dell'UViVe (l'unione dei consorzi di tutela del Veneto) e segnatamente di quello Docg Conegliano Valdobbiadene e Soave e Recioto di Soave. Zone per altro dove è forte la provenienza di turisti verso Jesolo.
Piccola coda polemica. L'assessore al Turismo Daniela Donadello ha respinto le accuse dell'ex sindaco Calzavara: «Le cifre che dice Calzavara sono false, l'impegno del Comune per il Concours è di 180.000 euro, mentre la maggior parte delle spese organizzative è coperta dalla società organizzatrice Vinopres SA che provvede anche al pagamento dei pernottamenti dei giurati, senza contare il sostegno della Regione».
Francesco Lazzarini
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