La Cgil: garantire la sicurezza I comitati: dimissioni da capire

PORTOGRUARO. Fuoco incrociato contro la direzione ospedaliera, sindacati e comitati all’attacco. C’è un destinatario, in particolare: Carlo Bramezza. Si invoca la sospensione della riapertura del...

PORTOGRUARO. Fuoco incrociato contro la direzione ospedaliera, sindacati e comitati all’attacco. C’è un destinatario, in particolare: Carlo Bramezza. Si invoca la sospensione della riapertura del Punto nascita e qualcuno vuole cacciare tutti i dirigenti. Infine si teme per la chiusura definitiva non solo del Punto nascita ma dell’intero ospedale di Portogruaro.

Marco Busato, segretario di Funzione Pubblica Cgil Sanità e Igor Perhavec, segretario Fp Cgil Medici, chiedono al direttore generale dell’Uls 4 di fare chiarezza, immediatamente. «Le dimissioni di Cara dovute alla scarsa sicurezza per pazienti, medici e lavoratori confermano le perplessità maturate dalla Cgil, data la scarsità di personale. Il quadro paventato da Cara mette a rischio sia i bambini che le partorienti e quindi danno il segno di una salute non garantita nelle attuali condizioni. Va chiarito inoltre», aggiungono i sindacalisti ponendo l’accento su un aspetto non secondario, «se è possibile garantire condizioni di salute accettabili, e a quali costi. Mantenere il Punto nascita non può divenire una scelta politica. Chiediamo la convocazione di un tavolo di confronto. Non si possono unire le unità operative di San Donà e Portogruaro senza coinvolgere il sindacato e senza prendere in considerazione le inevitabili ricadute sul personale».

Il comitato Pro Pediatria, che ha vinto la battaglia per la salvezza di Pediatria, si esprime rammaricandosi delle dimissioni di Cara. «Perdiamo», dice Mirco Cusan, «un professionista esemplare. Prima di riaprire il Punto nascita bisogna garantire la sicurezza».

Il comitato “Salute Bene Primario” non ha ancora adottato una posizione. «Attendiamo chiarimenti». «Zaia deve adottare i necessari provvedimenti contro i responsabili dell’Usl 4», dice infine Diego Querin, del comitato “I Fiocchi sopra le gru”, «del tutto inadeguati. Come pensano di risolvere in poco tempo un problema ce si trascina da due anni? Con Cara Portogruaro perde un nome di grande richiamo. Il reparto avrebbe dato fastidio. Si comincerà dal Punto nascita e poi si chiuderà l’ospedale, noi temiamo questo». (r.p.)

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