«La centrale a biogas danneggia Valle Averto»

Proteste dopo l’autorizzazione della Regione all’impianto accanto all’oasi lagunare del Wwf, rifugio per milioni di uccelli acquatici. Abitanti ed esperti pronti a dare battaglia. Assessore e sindaco: «Tutto regolare»

CAMPAGNA LUPIA. La Regione autorizza la nuova centrale a biogas a Lugo di Campagna Lupia a due passi dall’oasi di Valle Averto: scoppiano le proteste di amanti della natura e residenti.

L’opera, da costruire nei prossimi mesi, si trova sulla proprietà della società agricola “San Ilario”. L’impianto con produzione di 999 Kwe è programmato per generare biometano per autotrasporti. Sarà alimentato da sottoprodotti agricoli e materie di origine non alimentare. Lo scorso anno erano state raccolte in poche settimane le firme di 250 famiglie della zona contrarie alla centrale.

A dare la conferma dell’ok all’impianto è stato l’assessore regionale all’Energia, Roberto Marcato, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Pd Bruno Pigozzo.

«L’autorizzazione regionale per la centrale a biogas», spiega Marcato, «è stata concessa con il parere positivo della Conferenza dei Servizi. Anche la Procura della Repubblica alla quale gruppi locali si erano rivolti non ha avuto nulla da ridire».

Ha da ridire il consigliere regionale Pigozzo, proprio sui rischi che comporta questo impianto a due passi dalla laguna di Venezia e da un’oasi del Wwf che dista in linea d’aria 200 metri: «Un’autorizzazione regionale che pone dei forti dubbi, vista la vicinanza dell’impianto a un pregio naturale così importante come la Laguna di Venezia».

La questione era stata posta durante alcune delle ultime sedute della passata amministrazione anche dalla consigliera di opposizione del Pd Francesca Bressanin: «L’impianto è di grandi proporzioni e adiacente all’oasi Wwf. Riteniamo quindi sia indispensabile capire perché si è arrivati a questo sito e soprattutto se questo impianto si può ricollocare».

I residenti sono pronti a dare battaglia: “Questa centrale a biogas ammorberà l’aria e si somma alla poco piacevole attività in termini di odori della vicina Salgaim, azienda che lavora anche scarti organici».

Gli esperti ambientali sono increduli: «Scelta surreale», spiegano Francesco Vendramin e Andrea Bortolato dell’associazione naturalista Vas, «Siamo pronti a dare battaglia anche in modo clamoroso. Le emissioni sono nocive per gli umani e gli animali dell’oasi di valle Averto».

Per il sindaco Alberto Natin (centrodestra) tutto è regolare: «L’autorizzazione l’ha data la Regione. Durante l’iter non sono emerse criticità ambientali».

Insomma la nuova centrale a biogas di Lugo sorgerà già nei prossimi mesi a due passi dalla laguna e fermarla sarà quasi impossibile.

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