La Cei sdogana le commedie: premio Bresson a Carlo Verdone
VENEZIA. «Sdoganare la commedia, che risente spesso di un pregiudizio intellettuale per cui l’opera d’arte appartiene ad altro: quando la commedia è di qualità, quando è interpretata con qualità, è opera d’arte e Verdone ce lo testimonia». Don Ivan Maffeis, presidente dell’Ente dello Spettacolo, fondazione della Cei, Lorena Bianchetti, ha spiegato così alla Radio Vaticana la scelta per la quale il «premio Bresson», nell’ambito della Mostra del cinema di Venezia, è stato assegnato quest’anno a Carlo Verdone. La premiazione, condotta da Lorena Bianchetti, volto di «A Sua Immagine», lo spazio della Cei su Rai Uno, ha avuto luogo oggi.
Nella motivazione, Verdone è definito «uno dei volti più amati e apprezzati del cinema italiano» ed un «significativo testimone della ricerca spirituale che anima ognuno di noi». «I film e le commedie di Verdone - ha aggiunto il presidente dell’Ente dello Spettacolo, »hanno questa capacità di giudizio, a volte anche amaro, a volte graffiante, ma mai volgare, mai cattivo«. »Premiando Verdone - ha aggiunto da parte sua monsignor Enrico Solmi, vescovo di Parma e presidente della Commissione Cei per la famiglia e la vita della Cei, si è voluto sottolineare «l’attenzione particolare data a famiglie che si aggregano e si disgregano e a personaggi che vivono situazioni sempre con ironia, ma anche drammatiche, della crisi italiana».
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