La Cassazione: nuovo processo per Amanda e Sollecito

La Suprema Corte ha annullato le assoluzioni dei due giovani accusati dell’omicidio di Meredith Kercher a Perugia. Nuovo giudizio in Corte d’assise d’appello a Firenze
epa03640831 (FILES) A file photo dated 4 October 2011 of US student Amanda Knox reacting as she addresses media after arriving at the Sea-Tac Airport in Seattle, Washington, USA, a day after her release from prison in Italy. The Italian high court ruled 26 March 2013 that she is to face a retrial following a challenge by the prosecution. The Court of Cessations ruled to overturn the acquittal of Knox and Raffaele Sollecito for the 2007 murder of Meredith Kercher in Perugia EPA/DAN LEVINE
epa03640831 (FILES) A file photo dated 4 October 2011 of US student Amanda Knox reacting as she addresses media after arriving at the Sea-Tac Airport in Seattle, Washington, USA, a day after her release from prison in Italy. The Italian high court ruled 26 March 2013 that she is to face a retrial following a challenge by the prosecution. The Court of Cessations ruled to overturn the acquittal of Knox and Raffaele Sollecito for the 2007 murder of Meredith Kercher in Perugia EPA/DAN LEVINE

ROMA - La Cassazione ha annullato le assoluzioni di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher. I due, dunque, subiranno un nuovo processo davanti alla Corte d’assise d’appello di Firenze.

I supremi giudici hanno quindi annullato con rinvio, accogliendo il ricorso del pg di Perugia e dei familiari di Meredith, parti civili nel processo, la sentenza con cui la Corte d’assise d’appello di Perugia, il 3 ottobre 2011, aveva assolto per non aver commesso il fatto i due imputati, i quali, in primo grado, avevano invece subito una pesante condanna, 26 anni per Amanda, 25 per Sollecito. Per l’Omicidio di Meredith, avvenuto nella notte tra il primo e il 2 novembre 2007, è stato condannato in via definitiva l’ivoriano Rudy Guede a 16 anni di reclusione, dopo il giudizio con rito abbreviato.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia